Ieri nuova seduta della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara che, come anticipato nei giorni scorsi dal presidente Paolo Sola (foto), ha analizzato con attenzione i rilievi sollevati nelle scorse settimane dal Segretario Generale nella sua relazione semestrale di controllo sulla trasparenza degli atti amministrativi.
“Una relazione che aveva acceso numerosi campanelli d’allarme e sollevato la necessità di approfondire le modalità con cui la trasparenza viene garantita all’interno del Comune di Pescara – commenta Sola, esponente del M5S – in atti amministrativi come le procedure di affidamento diretto e la rotazione degli incarichi. Il Segretario Generale ha chiarito che il controllo svolto con questa verifica periodica è, per legge, un controllo formale che si effettua a campione su procedimenti estratti a sorte, senza entrare nel merito delle procedure. Un compito, di fatto, che si limita a verificare e garantire la trasparenza dei procedimenti e non la loro legittimità. Ciò implica che aspetti cruciali della gestione amministrativa restino fuori dal raggio d’azione di questo controllo, con la necessità quindi di individuare e predisporre meccanismi e strumenti aggiuntivi di tutela”.
Un aspetto che solleva riflessioni di natura politica che non possono non coinvolgere gli organi dell’esecutivo, più volte chiamati dall’opposizione ad assumersi responsabilità al di là della divisione di compiti tra parte politica e parte amministrativa, sancita dalla Legge Bassanini.
“In particolare – prosegue Sola – la regolamentazione interna dell’ente risulta inadeguata su questioni come la rotazione degli incarichi, attualmente considerata rispettata semplicemente evitando di affidare due incarichi consecutivi allo stesso operatore. Questa impostazione, forse di per sé troppo elastica, risulta insufficiente per elevare gli standard di sicurezza e di garanzia degli atti amministrativi, e richiederebbe misure più stringenti e specifiche. Nonostante sia la legge a stabilire un confine tra responsabilità politiche e amministrative, la politica ha il dovere di vigilare e adottare misure non solo per garantire la trasparenza degli atti, ma anche la loro piena legittimità. Tale responsabilità non può essere delegata esclusivamente alla struttura ma deve trovare un riscontro concreto nell’operato degli organi politici e di indirizzo. Dopo gli scandali che hanno travolto il nostro Comune nei mesi scorsi, è dovere degli amministratori vigilare affinché la trasparenza e la legittimità non siano solo principi dichiarati, ma concretamente applicati in ogni singola decisione dell’ente”.