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Addio a Silvio Berlusconi, D'Alonzo: "E' l'uomo del Secolo. Persone così non nasceranno più"

Il ricordo del vice presidente della Saga sulla scomparsa dell'ex Presidente del Consiglio

redazione
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In queste ore stanno arrivando messaggi di cordoglio da tutto il mondo politico, imprenditoriale, televisivo e sportivo per la scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta questa mattina all'ospedale San Raffaele di Milano all'età di 86 anni.

Per ricordare la memoria di Berlusconi abbiamo contattato Alessandro D'Alonzo, vice presidente della SAGA (società che gestisce l'Aeroporto Internazionale d'Abruzzo) ed ex coordinatore regionale Abruzzo di Forza Italia Giovani: 

"Non posso negare il fatto di essere particolarmente provato, quasi come fosse venuto a mancare un parente-afferma D'Alonzo-La mia esperienza politica, soprattutto quella Nazionale legata a Forza Italia Giovani. Noi coordinatori regionali abbiamo avuto la possibilità di incontrarlo più volte. Rimane il ricordo della grandezza di un uomo, a prescindere da come la si possa pensare a livello politico e la testimonianza è il cordoglio che sta arrivando in queste ore.

 Di aneddoti potrei raccontarne tantissimi, tra Roma e Milano ci siamo incontrati tante volte. Lui era sempre positivo, con barzellette tra un discorso serio e l'altro. A Natale inviò uno spedizioniere in tutta Italia, girando tutte le regioni, per consegnarci un quadro con una Madonna ed il Bambino assieme ad una dedica. Un quadro che raccoglieva nella sua collezione di Arcore. Era una persona di una generosità e bontà infinita, che se ne dica e chi non lo conoscesse bene non si rende conto di questo. Per me è l'uomo del Secolo e secondo me persone così non nasceranno più."

C'è un aneddoto particolarmente legato e che racconterebbe spesso?
 

“Quando eravamo ad Arcore ed io lo invitai per il mio matrimonio… logicamente lui mi disse che non sarebbe potuto venire ma ci fece un pensiero, a me e ad Angelica.”

Cosa lascia Berlusconi in questi ambiti sia come politico, imprenditore e l'unico presidente più vincente della storia del Milan e anche la recente salvezza del Monza?

“I grandi uomini, così come ci insegna la Storia, sono destinati a lasciare il segno. Il Presidente è stato un simbolo in tal senso, vuoi o non vuoi il suo nome si scriverà sui libri di Storia. E' stata una persona lungimirante, sempre uno che ha associato e la passione sia in ambito politico che imprenditoria e questa è la grande dote che ci porta e resterà negli annali. Soprattutto si è saputo circondare da persone valide come Fedele Confalonieri e Adriano Galliani, tutte persone che in ambito sportivo ed imprenditoriale gli hanno dato la possibilità di eccellere, in parte per le sue competenze e la passione."

 

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