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Performance sanità: Abruzzo al terzultimo posto nella classifica Crea. Taglieri (M5S): "Pessimo risultato"

Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle: "Inaccettabile lo scaricabarile dell'Assessore Verì"

redazione
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L'Abruzzo si piazza al terzultimo posto, sopra a Campania e Calabria, nella classifica diramata dal Crea sulle performance sanitarie (CLICCA QUI PER LEGGERE L'ARTICOLO). Dopo le critiche del Segretario del Partito Democratico Michele Fina sono arrivate anche quelle di Francesco Taglieri, Capogruppo del Movimento 5 Stelle: "Stonano le difese pubblicate sugli organi di stampa dell'Assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, che con il vecchio metodo dello scaricabarile afferma sostanzialmente che il rapporto misurerebbe aspetti che sono di competenza dei Comuni e che nel tempo l'Abruzzo ha sempre occupato basse posizioni, per cui sarebbe una eredità di passate amministrazioni. Questa difesa d'ufficio – incalza Taglieri - è inaccettabile e per questo ho deciso di porre delle domande al Presidente della Regione e Assessore alla sanità attraverso un'interpellanza che farò discutere il prima possibile in Consiglio regionale. Mi aspetto risposte chiare e non accetterò scuse e mere giustificazioni. Gli abruzzesi meritano una classe politica che sappia prendersi le sue responsabilità e colmare le carenze, anche quelle eventualmente ereditate, poiché non è possibile che a pagare gli errori di una pessima gestione del servizio sanitario siano sempre i cittadini. 

L' Assessore regionale con delega alla sanità ha il potere di indirizzo e il dovere di controllo sulle singole Asl provinciali  – continua Taglieri - e non è accettabile che riduca la questione con un semplice "non è di mia competenza". 
Pensiamo, per esempio, al quinto punto analizzato dal Crea, che testualmente misura il "Tasso di popolazione che adotta stili di vita corretti", apparentemente una voce che dipende dal singolo cittadino-utente, ma la politica sanitaria regionale non può chiamarsi fuori sostenendo che non sia di sua competenza, perché la promozione di stili di vita corretti fa parte delle missioni istituzionali del dipartimento salute, tanto che in altre regioni vi sono strutture appositamente dedicate alle scopo. 
 
Stesso discorso vale per i primi tre indicatori, classificati su una dimensione definita "Equità", che  riguardano il numero di persone che rinuncia a sostenere spese sanitarie, il numero di famiglie che sperimentano un disagio economico a causa dei consumi sanitari privati e il numero di cittadini che si ricoverano fuori Regione per patologie oncologiche. Tutti aspetti che sono notoriamente un punto dolente, e già più volte evidenziato anche dal Movimento 5 Stelle, per l'attuale amministrazione regionale. Basti ricordare le problematiche relative alle liste di attesa e alla mobilità passiva extraregionale su cui abbiamo più volte chiesto interventi all'Assessore. 
 
Invece di puntare il dito verso gli altri, chi è alla guida di Regione, dovrebbe spiegarci quanto incide su questo pessimo risultato il fatto che l'Abruzzo ancora non abbia adottato un Piano sanitario regionale, una Rete ospedaliera e una valida programmazione sanitaria territoriale. Dovrebbe anche spiegarci quanto questo pessimo risultato può dipendere dall'operato dei vertici delle quattro ASL ,che questa Giunta ha scelto e messo a comando delle aziende sanitarie.
 
Ora basta rimpalli! Se, come sembra ragionevole ritenere, la fotografia che emerge dallo studio Crea è rappresentativa dello stato dei diversi servizi sanitari regionali, è il momento di prendere in mano la situazione e dire chiaramente quali azioni si intendono intraprendere per colmare il distacco che ci separa dalle altre regioni. In caso contrario è arrivato il momento che questo governo regionale faccia le valigie e levi il disturbo. L'Abruzzo ha bisogno di tornare a crescere."
 
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