“Dall’estensione degli orari di apertura notturni delle attività di ristorazione all’aumento dei controlli sino all’esenzione del pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. Sono solo alcune delle proposte concrete che ho avanzato negli ultimi mesi a sostegno del comparto ristorativo di Pescara, con indubbie ripercussioni positive sull’intero settore del commercio al dettaglio, proposte discusse più e più volte durante le sedute della Commissione che presiedo alle quali, però, il consigliere Zaira Zamparelli potrebbe partecipare in modo più assiduo e attivo se solo dismettesse i panni di ‘segretaria’ dell’assessore Cremonese per indossare quelli di consigliere comunale, che è il ruolo attribuitogli dagli elettori due anni fa. Perché non sono le assenze del consigliere Zamparelli che ci danno la misura del lavoro svolto dalla Commissione Commercio e Attività Produttive che è sicuramente una delle più attive e prolifiche”. Lo ha detto il presidente della Commissione Commercio e Attività Produttive Fabrizio Rapposelli replicando alle affermazioni del consigliere Zamparelli.
“Semmai avesse partecipato alle sedute di Commissione, il consigliere Zamparelli già conoscerebbe il contributo propositivo della Commissione e mio personale al fine di risollevare il comparto del commercio, duramente prima dalla pandemia, poi dagli aumenti delle utenze e in ultimo dagli ultimi eventi bellici a noi vicini che sicuramente contribuiscono a scoraggiare la voglia di spesa dei cittadini – ha sottolineato il Presidente Rapposelli –. E il consigliere Zamparelli ricorderebbe anche le proposte concrete discusse poco più di una settimana fa con l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia, che sta ora verificando la fattibilità di quelle proposte con gli uffici. Ne riassumo due o tre per cortesia istituzionale: la prima, accordare una moderata liberalità degli orari di apertura dei locali nel corso della settimana, giovedì compreso, permettendo a tutti di lavorare come minimo sino all’una di notte, una opportunità che si potrebbe concedere garantendo parallelamente un aumento dei controlli da parte delle Forze dell’Ordine da un lato e, dall’altro, da parte di un’agenzia di sicurezza privata ingaggiata dagli stessi imprenditori del settore riuniti in consorzio. Poi un orario notevolmente più lungo di lavoro nel fine settimana, disponendo la chiusura non prima delle 2 di notte, orari che sono necessari esattamente ora, ovvero a inizio della bella stagione e sicuramente per tutta l’estate. Chiaro che ‘moderata liberalità’ significa che non ammetteremo la casbah, ma comunque facciamo affidamento anche sul buon senso dei titolari delle attività e degli stessi clienti, ai quali dover necessariamente assicurare un maggior dialogo collaborativo e non diktat imposti e giammai concordati con le attività produttive della nostra città.
Poi la proposta strategica in un momento drammatico di rincari come quello attuale, ovvero proroga dell’esenzione dal pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico per tavoli e sedie all’aperto, reperendo i fondi necessari a coprire la spesa direttamente nel bilancio comunale, ovvero disponendo, con una semplice delibera di giunta, il trasferimento delle risorse dalle poste economiche oggi destinate al turismo e ai grandi eventi al comparto commercio, approfittando della concentrazione delle tre deleghe in un unico assessorato. E sia chiaro: mai nessuno, men che meno il sottoscritto, ha proposto l’azzeramento dei fondi del turismo e dei grandi eventi, ma piuttosto abbiamo solo proposto di spostare, anche temporaneamente, parte delle risorse disponibili sul settore che sta soffrendo più di altri e che comunque rappresenta un asse portante dell’economia cittadina. Discorso a parte per la programmazione degli eventi estivi, che ancora attendiamo di conoscere, al al di là delle mere compartecipazioni economiche al Festival dannunziano, di totale matrice della presidenza del Consiglio regionale, oppure di Funambolika e Pescara Jazz, la cui matrice, come noto, appartiene all’Ente Manifestazioni Pescaresi e non all’assessorato. Quel che è certo è che tale programmazione dovrà essere spalmata in modo adeguato in tutti i punti della città, non solo nella zona residenziale del centro, garantendo microeventi e flussi turistici ovunque sul territorio”.