“Nell’area vestina ci sono strutture che, se messe a regime, potrebbero fornire ai cittadini servizi sanitari adeguati, soprattutto per rispondere alle tante esigenze di servizi sanitari che in questo periodo di pandemia dovrebbero essere garantiti con maggiore efficienza.
Ne è un esempio lampante l’ospedale di Penne che negli ultimi anni è stato sempre più depotenziato e svuotato di mezzi e personale e di cui ormai da tempo si attende una reale riqualificazione, al di là delle tante intenzioni troppo spesso decantate dalla maggioranza di centro destra regionale e mai attuate. Inoltre, in merito alle recenti notizie di implementazione degli hub vaccinali nella nostra Regione per accelerare la campagna vaccinale anti-covid per i bambini dai 5 ai 12 anni e per gli over 50, auspico l’immediata riapertura del centro vaccinale di Pianella situato nella scuola dell’infanzia e recentemente ristrutturato grazie ai fondi per l’emergenza Covid, che oltretutto eviterebbe ai cittadini di spostarsi per decine di chilometri, consentendo di non ingolfare gli altri centri vaccinali."
Interviene così il Consigliere regionale del M5S, Barbara Stella, a seguito della ripartizione dei fondi del PNRR relativi alla sanità. E prosegue:
"I fondi del PNRR, parte dei quali dedicati alle Case della comunità, sono un’occasione importante per la nostra Regione per colmare le conseguenze di anni di depauperamento delle strutture e dei servizi sanitari dalle aree interne. È necessario innanzitutto cambiare visione e considerare le aree interne non più come territori di serie B bensì come bacini che hanno importanti margini di sviluppo economico sia sotto il profilo turistico che produttivo, fornendoli quindi dei servizi essenziali soprattutto sul profilo sanitario.”
Conclude la pentastellata: “Ripartendo dai fondi del Pnrr, la nostra Regione ha il dovere di ripensare ad una sanità a misura del cittadino, più efficiente e in grado di garantire prestazioni specialistiche ambulatoriali e diagnostiche su tutto il territorio, restituendo forza e dignità soprattutto ad aree come quella vestina, con un bacino di oltre 60mila cittadini che da anni chiedono risposte concrete ai loro reali e fondamentali bisogni”.