Terminati gli screening dei test rapidi nei giorni di venerdì, sabato e domenica gli studenti abruzzesi sono tornati in classe dopo le feste natalizie. Il Governatore Marco Marsilio, attraverso il sito della Regione Abruzzo, si è espresso così:
"Oggi sono state riaperte le scuole dopo aver effettuato lo screening su oltre 93.000 studenti abruzzesi, pari a oltre il 7,5% dell’intera popolazione regionale, consentendo così una ripresa delle lezioni in sicurezza dopo le vacanze natalizie – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - Aver effettuato lo screening si è dimostrata una scelta lungimirante. Essere riusciti a isolare più di duemila ragazzi positivi ma asintomatici, con i dati attuali di diffusione e di contagiosità in particolare della variante Omicron, significa aver impedito che in pochi giorni avrebbero prodotto oltre diecimila contagi.
Ringrazio per l’impegno e la collaborazione profusa in questi giorni gli assessori Verì e Quaresimale, l’Ufficio scolastico regionale e i dirigenti scolastici, i sindaci, i dirigenti e il personale delle Asl, i volontari della Protezione civile e delle diverse associazioni che si sono impegnati per la riuscita della campagna di screening. Abbiamo assistito a un grande esempio di collaborazione che ha permesso questo importante risultato."
Sulla decisione autonoma sulla riapertura delle scuole il Governatore Marsilio ha ribatido che questa decisione non è nelle facoltà della Regione. Il Governo, attraverso un Decreto Legge adottato mesi fa, di togliere questo potere alle regioni, riservandole solo in caso di zona rossa, e prescrivendo che le scuole debbano restare aperte il più possibile.
"Sorprende che a invocare la chiusura e a pressare il Presidente-continua Marsilio- perché adottasse una propria ordinanza siano stati anche esponenti della minoranza regionale e di quei partiti che a livello nazionale sostengono fideisticamente il Governo e che in passato non hanno mancato di crocefiggere il Presidente ogniqualvolta ha provato a esprimere posizioni critiche nei confronti delle scelte del Governo."