La Confcommercio Pescara interviene per chiedere al Comune di Pescara di prorogare la deroga all’occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi anche oltre la scadenza del 31 dicembre, con la garanzia della gratuità degli spazi occupati.
Il Presidente della Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano:
"Chiediamo con forza al Comune di Pescara di prorogare l’estensione gratuita dell’occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi anche oltre la scadenza del 31 dicembre e per tutto il 2022.
Si tratta di un provvedimento che è stato meritoriamente adottato dal Comune, con il supporto governativo, e che ha funzionato benissimo in chiave anti-covid in quanto ha consentito ai pubblici esercizi, ed in particolare a bar e ristoranti, di estendere all’esterno in piena sicurezza il servizio al tavolo. D’altronde, se il Governo ha prolungato lo stato di emergenza sino al 31 marzo, dovrebbe essere sottinteso che i gestori delle attività possano continuare a beneficiare di queste agevolazioni.
L’emergenza Covid-19 ha profondamente cambiato le abitudini del nostri clienti che spesso, anche nella stagione fredda, preferiscono consumare pasti e aperitivi all’aperto. E si tratta nella maggior parte di clienti vaccinati che però prediligono stare negli spazi esterni. Solo grazie ai maggiori spazi esterni bar e ristoranti sono riusciti a resistere compensando in parte gli inevitabili cali di fatturato legati ad una ridotta fruizione dei locali chiusi.
Chiediamo quindi al Comune di Pescara di annunciare da subito che anche oltre la data del 31 dicembre, sulla falsariga di quanto già deliberato a Genova e Milano, sarà possibile continuare ad occupare gli spazi pubblici in deroga e che gli stessi saranno concessi gratuitamente, anche in mancanza di incentivi ai Comuni da parte del Governo.
Sarebbe un gesto di grande vicinanza da parte del Comune di Pescara nei confronti dei tanti bar e ristoranti che hanno subito danni incalcolabili dalla pandemia, e che attendono di poter recuperare fatturato anche grazie a provvedimenti come questo. Si tratterebbe tra l’altro di un provvedimento che, in quanto adottato dal capoluogo di provincia, potrebbe essere seguito da tutti i Comuni del territorio provinciale che hanno delibere similari in scadenza.”