"Caos, continui rinvii, sottrazione al confronto, norme incomplete e assenza inaccettabile dell'assessore al Bilancio Guido Liris. È questa l'amara sintesi della gestione dei lavori della I commissione Bilancio di Regione Abruzzo che da giorni è ostaggio della più totale incapacità del centrodestra di gestire la seduta".
Lo affermano i Consiglieri regionali del M5S Domenico Pettinari, Giorgio Fedele, Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri.
"Quello che sta caratterizzando i lavori della commissione è la ferma volontà degli esponenti di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia di scappare dal confronto, utilizzando strumenti ai limiti del regolamento pur di ostacolare i diritti delle opposizioni. Ed è per questo che abbiamo scelto di presentare oltre 1000 emendamenti, esercitando in pieno le nostre funzioni per costringere il centrodestra a un dialogo nel merito dei testi presentati. Stiamo lavorando da giorni su importanti norme collegate alla legge di stabilità , che dovrebbero sanare tutti gli errori commessi dalla Regione, a trazione Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, su ben 7 leggi regionali che, come avevamo ampiamente previsto, sono state impugnate dal Governo; stiamo lavorando sul Milleproroghe e stiamo controllando le numerose leggi fuori sacco che la maggioranza presenta per debiti fuori bilancio della Regione Abruzzo. Eppure il centrodestra continua con l'atteggiamento di pressapochismo a cui gli abruzzesi sono stati tristemente abituati fin dall'inizio della legislatura da questo governo regionale. Il nostro "costruzionismo" ha l'obiettivo di costringerli ad aprire una discussione seria e costruttiva su un leale confronto tra le parti. Perché nel momento in cui servirebbe una Regione coraggiosa, capace di intercettare le reali priorità degli abruzzesi e risolvere le problematiche in tempi brevi, è inaccettabile vedere una maggioranza incapace di affrontare un dibattito sui numeri.
Noi – concludono i 5 stelle – non faremo un passo indietro, e utilizzeremo qualsiasi strumento a nostra disposizione per entrare nel merito delle leggi, conoscere come sarà speso ogni centesimo dei cittadini e difenderne le esigenze".