“La giunta comunale aveva il dovere, anzi l’obbligo di adottare il Piano di lottizzazione inerente il progetto di realizzazione del supermercato in via Monte Faito perché conforme al Piano regolatore generale. E a rendere quel progetto conforme e compatibile al Prg è stato il Pd che ha approvato la Variante urbanistica in Consiglio comunale, con il benestare del Movimento 5 Stelle, pure presente in aula e che nulla ha fatto per bloccare l’intervento. Il 27 agosto sarò personalmente presente alla pseudoassemblea cittadina convocata dalla sinistra sul posto e faremo una bella operazione verità contro le mistificazioni dell’opposizione, portando le carte e non le chiacchiere ai cittadini presenti”.
Lo ha detto il consigliere Alessio Di Pasquale ufficializzando la propria volontà di partecipare all’Assemblea indetta dal Pd in via Monte Faito per giovedì prossimo.
“Se quel supermercato si farà porterà negli atti la firma del Pd e l’occhiolino strizzato dei pentastellati, due gruppi che oggi urlano ai quattro venti la propria contrarietà all’intervento, ma che nel 2017 hanno favorito o, comunque, non hanno mosso un dito per impedire quell’insediamento – ha sottolineato il consigliere Di Pasquale –. Anzi, è stato proprio il Pd, sindaco Alessandrini, a portare in aula e a votare in Consiglio comunale una Variante al Piano regolatore, approvata dalla maggioranza con voto favorevole anche del capogruppo Pd Piero Giampietro, che ha introdotto una modifica sostanziale per tutte le aree B10, ovvero le zone popolari, nel cui ambito ricade la superficie di via Monte Faito oggetto dell’intervento. E paradossalmente proprio quella Variante urbanistica ha reso la realizzazione del supermercato più semplice e facile perché la ditta non ha più avuto bisogno di acquisire le altre aree B10 della zona per procedere, ma gli è risultata più che sufficiente la superficie di cui già disponeva. Questo significa che, grazie alla Variante della giunta Alessandrini e approvata anche dal capogruppo Pd Giampietro, la proposta della società inerente il supermercato è diventata conforme al Piano regolatore generale e la proposta è diventata di competenza normativa della giunta e non passa più dal Consiglio comunale, perché lo prevede la legge. Non solo: dal momento in cui il progetto è divenuto conforme al Piano regolatore, la giunta comunale non aveva giustificazioni per non adottare la proposta, portare avanti l’iter era ed è un atto dovuto e non una scelta politica. E se è conforme al Piano regolatore, vuol dire che il progetto è compatibile anche con il rischio di dissesto idrogeologico come da valutazioni dell’ufficio tecnico comunale che ha seguito l’istruttoria della pratica. Perché ci pare più che evidente che i nulla osta e le dichiarazioni di regolarità tecnica e contabile e di compatibilità ambientale non vengono rilasciate dalla giunta Masci, ma dai tecnici dell’Ufficio Urbanistica, che sono gli stessi della giunta Alessandrini e del capogruppo Giampietro. Infine – ha aggiunto il consigliere Di Pasquale -: in cinque anni, Pd e 5 Stelle avrebbero avuto mille strumenti per bloccare quell’intervento, a partire dalla mancata approvazione della Variante urbanistica proposta dal Pd, e contro la quale i pentastellati avrebbero potuto presentare non una o due, ma migliaia di emendamenti per fermarne la discussione. Peccato che questo non sia avvenuto, a fotografare un asse filogovernativo che accomuna da sempre Pd-5 Stelle, e che, evidentemente, da Roma allunga i suoi tentacoli sino al Comune di Pescara. Ma noi a questo vergognoso scaricabarile non ci stiamo: fermo restando che non siamo contrari a prescindere alla realizzazione di un supermercato che, fra l’altro, si traduce in nuova occupazione nel quartiere in un momento storico di forte crisi, giovedì saremo comunque presenti all’Assemblea cittadina indetta dal Pd dove, alle sterili chiacchiere della sinistra, contrapporremo le carte che, nero su bianco, racconteranno la genesi del progetto e mostreremo chi ha firmato quelle carte”.