Dichiara Silvio Paolucci (leggi qui l'articolo) che il M5S ha portato avanti una ipotesi, quella della incompatibilità del Dott. D'Alfonso, che "fa emergere l'inconsistenza nell'approfondire il merito delle questioni amministrative".
Ora si dà il caso che i ricorrenti del M5S non sono gli estensori del ricorso avendo dato incarico al sottoscritto di trovare ragioni e argomenti giuridici per ottenere la decadenza del D'Alfonso dalla funzione di consigliere regionale e Presidente di Giunta.
Quindi sarei io, secondo Paolucci, l'inconsistente nell'approfondire il merito delle questioni amministrative.
Quanto ci sia di diffamatorio in tali affermazioni sarà oggetto di esame da parte mia.
Per il momento mi limito a dire al bocconiano locale che le questioni che abbiamo affrontato con il ricorso per la decadenza di D'Alfonso attengono alla materia elettorale e non alla materia amministrativa (altrimenti si sarebbe pronunciato il Tar e non il Tribunale ordinario).
Nello stesso tempo, mi viene da pensare che potrei sottopormi al giudizio del bocconiano locale ma a condizione di reciprocità : il Dott. Paolucci dovrebbe consentirmi di giudicare le sue capacità professionali. Purtroppo leggo che fa il "politico" fin dalla più tenera età e l'unico lavoro svolto è quello di consulente per la Provincia di Pescara, amministrata dai Ds quando lui rivestiva cariche politiche proprio nei Ds. Il curriculum pubblicato sul sito di Regione Abruzzo potrebbe però essere incompleto e allora è giusto attendere di sapere dal Dott. Paolucci se per caso ha mai speso le sue capacità professionali giocando senza rete, se è mai stato nel mercato delle professioni, dove gli inconsistenti soccombono.
Nell'attesa mi applicherò per studiare i mirabolanti risultati raggiunti dall'ex bambino prodigio nella gestione della sanità abruzzese.