La Camera ha approvato in prima lettura, lo scorso 4 febbraio, la proposta di legge sul «Dopo di noi» che nel lessico della disabilità si riferisce al periodo di vita delle persone successivo alla scomparsa dei genitori.
La legge viene incontro al desiderio dei genitori di assicurare al proprio figlio tutte le cure e l'assistenza di cui necessita dopo la loro morte e di veder garantiti quei progetti di vita costruiti negli anni, finora realizzati solo grazie agli sforzi delle famiglie. Da oggi alle persone con disabilità viene assicurata una continuità qualitativa di vita. Si tratta di una piccola rivoluzione copernicana nelle politiche sociali.
ll provvedimento si pone l'obiettivo di corrispondere a uno degli impegni contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità , in particolare laddove si riferisce al diritto di scegliere liberamente, sulla base del principio di uguaglianza, dove e con chi vivere, ovvero non essere obbligati a vivere in una particolare sistemazione, come purtroppo ancora oggi avviene con il ricorso alle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) .
Come recita l’articolo 1, il provvedimento è centrato sulle persone con disabilità e finalizzato a favorire il loro benessere, l'inclusione sociale e l'autonomia. L'Italia resta nelle ultime posizioni se la si confronta con altri Paesi europei, e il cammino verso una reale uguaglianza che riconosca le differenze è ancora purtroppo lungo e pieno di ostacoli.
La proposta di legge affronta le questioni riguardanti la disabilità in modo organico. Lo fa con una strategia che abbraccia i diversi, importanti aspetti problematici della disabilità : con l’istituzione di un Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare ma anche agevolando le erogazioni di soggetti privati; disciplinando le modalità di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in campo, con interventi innovativi di residenzialità che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa famiglia.
"L'approvazione della legge sul "Dopo di noi" è un risultato importante che darà una risposta concreta ai gravi problemi che sempre più famiglie si trovano ad affrontare. E' una grande prova di civiltà rispetto al dramma dei non autosufficienti di fronte alla scomparsa dei propri cari".
Così la deputata abruzzese del Pd, Vittoria D'Incecco, componente della Commissione Affari sociali, sul via libera da parte della Camera alla legge che mira a garantire un futuro ai disabili gravi anche dopo la morte dei familiari.
Prosegue la parlamentare :
“Finalmente possiamo dare un aiuto concreto ai genitori, preoccupati non solo per il presente ma anche per il futuro dei loro figli. Madri e padri meravigliosi che vivono nell'angoscia temendo che, un giorno, il proprio figlio possa restare solo e abbandonato a se stesso. La legge assicura un futuro dignitoso nel momento in cui i genitori non ci saranno più e fornisce un contesto normativo chiaro. Il testo stabilisce, tra le altre cose, l'istituzione di un fondo triennale per sostenere le iniziative finalizzate alla cura e all'assistenza delle persone con disabilità grave. Inoltre, prevede la detraibilità delle spese sostenute per le polizze assicurative e agevolazioni tributarie per il trust attraverso cui le famiglie potranno trasferire i propri beni a soggetti di fiducia, che potranno utilizzarli solo per la cura e l'assistenza della persona non autosufficiente".