S’infittisce il giallo e il mistero attorno alla gestione dell’aeroporto di Pescara. Voci sempre più accreditate parlano di una volontà dell’attuale dirigenza di dismettere il rapporto con la Ryan Air, partendo da una progressiva riduzione dei voli, sino all’addio definitivo, previsto per il primo novembre 2016.
Le stesse voci parlano di un blitz domani a Pescara dei vertici della società , che, non riuscendo a dialogare con la Regione Abruzzo, sono pronti a chiudere la base nel capoluogo adriatico. Ma, cosa ancor più anomala, sembrerebbe che domani i vertici Ryan Air non riusciranno a incontrare né il Direttore né il Presidente della Saga, che avrebbero dato forfait, ma, per conto della Regione Abruzzo, sembra che dovrebbero incontrare un tal ‘Camillo D’Angelo’, crediamo un omonimo dell’ex vicesindaco di Pescara, non avendo, lo stesso ex vicesindaco, né ruoli pubblici, né cariche, né all’interno della Regione, né per conto della stessa Saga.
Quindi chiediamo alla Regione di confermare o smentire tale notizia, ma in caso fosse invece vera, ci chiediamo quale sia il ruolo di D’Angelo.
A porre le domande è stato Armando Foschi, esponente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, intervenendo sulla questione aeroporto.
Da mesi continuiamo a denunciare una gestione drammatica dello scalo d’Abruzzo – ha ricordato Foschi -: ormai la Saga non riesce a produrre utili, forse aumenta il numero dei passeggeri, ma ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2014 con una perdita di 7milioni 740mila euro.
Il 26 gennaio 2015 la Regione ha deciso una nuova ricapitalizzazione, per 7 milioni di euro, dopo che già la ricapitalizzazione del 2014, per 5milioni 972mila euro, era stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale visto che la Regione non aveva ricevuto l’approvazione preliminare della Commissione Europea, l’unica abilitata a giudicare se si trattasse di aiuti di stato compatibili.
Sperando di bypassare tale inghippo, il Governo D’Alfonso si è inventato una nuova ‘ricapitalizzazione come aiuto al funzionamento dello scalo’, che però non esiste nella legge europea, e comunque poteva essere varato solo dopo l’approvazione del Piano industriale, ratificato solo il 7 settembre scorso, ovvero otto mesi dopo l’erogazione dei 7 milioni di euro. Ma comunque le continue iniezioni di denaro, mascherate sotto la parvenza delle ‘ricapitalizzazioni’, non salveranno i conti, visto che la Saga fa acqua da tutte le parti.
Nei mesi scorsi abbiamo raccolto tutte le carte e abbiamo inviato il faldone all’esame della Corte dei Conti e dell’Enac chiedendo di commissariare la Saga e siamo in attesa delle determinazioni successive.
Oggi però – ha proseguito Foschi - sono arrivate nuove indiscrezioni inerenti il presunto prossimo abbandono dello scalo da parte di Ryan Air, la compagnia irlandese che dal 2001 ha di fatto permesso all’aeroporto di Pescara di moltiplicare il numero dei passeggeri instaurando le rotte con le principali capitali europee e con diversi centri italiani.
Secondo tali indiscrezioni, l’attuale Governance della Saga, con l’avallo della Regione Abruzzo, avrebbe deciso di rompere l’idillio per buttarsi nel mercato, tentando, forse, di nuovo la carta di Alitalia, ma il condizionale è d’obbligo.
Dopo richieste infruttuose di incontro, i vertici di Ryan Air hanno comunicato che domani saranno essi stessi a Pescara, ma questo avrebbe scatenato il fuggi fuggi generale, tanto che domani non sarebbero disponibili a una riunione né il Direttore dell’aeroporto, né tantomeno il Presidente.
Ryan Air, a fronte di tale comportamento poco ortodossi, e al di fuori di qualunque protocollo istituzionale, comunque avrebbe già pronto un piano, ovvero la riduzione progressiva delle frequenze settimanali dei voli sino al 31 ottobre 2016, e quindi, al primo novembre, l’eliminazione dell’aereo e la chiusura della base operativa di Pescara, con gli immaginabili riflessi sotto il profilo occupazionale.
Ma la ciliegina sulla torta dovrebbe ancora arrivare ovvero, domani, a incontrare i vertici di Ryan Air, in assenza del Cda della Saga, dovrebbe essere, per conto della Regione Abruzzo, un certo Camillo D’Angelo, un nome che pone dei dubbi, vista la strana omonimia con l’ex vicesindaco dell’attuale Governatore d’Abruzzo Luciano D’Alfonso in Comune, ma siamo certi non possa trattarsi dello stesso Camillo D’Angelo, visto che lo stesso, oggi pensionato, non ricopre alcun incarico pubblico né carica elettiva, dunque non ci sono le condizioni per cui l’ex vicesindaco vada a una riunione amministrativa e istituzionale in rappresentanza della Regione Abruzzo.
Ovviamente oggi giriamo i nostri interrogativi alla Regione Abruzzo e alla stessa Saga, per chiedere un momento di chiarezza indispensabile sul futuro del nostro aeroporto e per capire cosa sta accadendo, anche perché è chiaro che la chiusura della base Ryan Air, a fronte dell’assenza di prospettive, rappresenterà un duro colpo per il nostro scalo, sia in termini economici, che turistici e d’immagine.
Leggi la replica del vicecapogruppo PD in Consiglio regionale Alberto Balducci