“La Riforma sui porti approvata dal Governo Renzi, che ha visto Pescara e Ortona sottomesse all’Autorità portuale di Ancona, rappresenta il fallimento della politica del Governatore D’Alfonso, una politica giocata sulle chiacchiere smentite dai fatti. Grazie ai rapporti e alle relazioni ‘istituzionali’ del Presidente da oggi il capoluogo adriatico perde la sua autonomia e finisce sotto l’egida delle Marche, un risultato che difficilmente D’Alfonso riuscirà a cambiare, a discapito dell’Abruzzo. Domani, lunedì 25 gennaio, presenteremo un’interrogazione urgente in Consiglio comunale, martedì in Consiglio regionale, per fare chiarezza su una vicenda che riveste sicuramente un carattere emergenziale per il nostro futuro economico e infrastrutturale, chiamando, intanto, alla mobilitazione tutti i parlamentari abruzzesi”.
Lo hanno dichiarato i Capigruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, e al Comune di Pescara Marcello Antonelli in riferimento alla Riforma dei Porti svelata dal ministro Delrio.
“Una riforma che ha tanto il sapore di un declassamento per la portualità abruzzese - hanno sottolineato i Capigruppo Sospiri e Antonelli –. Con i Governi di centro-destra e grazie all’azione dell’allora Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Nino Sospiri Pescara aveva spiccato il volo nel panorama nazionale, conquistando la sede della Direzione Marittima, ma soprattutto le attenzioni del Governo per lo sviluppo del nostro scalo, con lo stanziamento dei fondi necessari per quelle opere divenute indispensabili, come la realizzazione del nuovo braccio a est, la nuova vasca di colmata, capaci di attirare l’attenzione del traffico crocieristico-passeggeri, l’ipotesi del nuovo molo pescherecci e la soluzione dei problemi dell’insabbiamento. Con il Pd al Governo, nazionale, regionale e cittadino, assistiamo al lento declino della nostra stessa autorevolezza portuale. La Riforma presentata dal Ministro Delrio è l’esatta fotografia del fallimento della politica del Governatore D’Alfonso, che da sempre si professa particolarmente ‘vicino’ al Ministro stesso, e lo ha dimostrato permettendogli di sottomettere Pescara e Ortona all’Autorità portuale marchigiana che penalizzerà, inevitabilmente, lo sviluppo dei nostri scali. E fa sorridere leggere le lacrime di coccodrillo del consigliere regionale D’Alessandro che pretende di recitare, allo stesso tempo, il ruolo del ‘partito di lotta e di governo’: chi sta declassando la portualità abruzzese è lo stesso Pd nel quale egli milita, allora per coerenza dovrebbe lasciare quel partito. Non basta: oggi non sappiamo dove si trovi esattamente il sindaco Alessandrini, ma lo immaginiamo già in viaggio verso Roma per rivendicare il ruolo di Pescara e fare chiarezza su quale sia l’esito del nuovo Piano regolatore portuale, del quale, a questo punto, abbiamo perso le tracce, dopo mesi di chiacchiere, presentazioni, pompose conferenze stampa, e ovviamente del progetto di apertura della diga foranea, che oggi diventa questione della massima urgenza per garantire l’agibilità del nostro porto e quindi la sua reale fruizione.
Ovviamente Forza Italia lancia il suo appello alla mobilitazione nei confronti di tutti i parlamentari abruzzesi, a partire da quelli che fanno parte della maggioranza di Governo e che devono tutti sentirsi responsabili di quanto sta accadendo, a loro chiediamo di prendere le distanze in modo chiaro e dichiarato dalla decisione del Governo Renzi e di intraprendere un’azione di pressing per una riforma correttiva del dispositivo. Nel frattempo – hanno aggiunto i Capigruppo Antonelli e Sospiri – porteremo la questione all’attenzione delle Istituzioni locali presentando due interrogazioni urgenti, la prima già domani, lunedì 25 gennaio, in Consiglio comunale già convocato, la seconda, martedì, in Consiglio regionale, per chiedere delucidazione e chiarimenti in merito a una vicenda fortemente penalizzante per Pescara e Ortona, una vicenda frutto della filiera istituzionale del Pd e dell’asse Abruzzo-Roma”.