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Il Sottosegretario Mazzocca replica a Febbo sui fondi per il dissesto idrogeologico: "Stiamo sanando l'ignavia del passato"

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In ambito dissesto idrogeologico, arriva rapida la risposta del Sottosegretario Regionale Mazzocca a Mauro Febbo, sull'esistenza o meno dei fondi destinati agli interventi.

"È davvero incredibile dover constatare l'insistere continuo e il perdurante tafazzismo dell'ex Assessore Mauro Febbo sul tema del dissesto idrogeologico nel nostro territorio, un problema sulle cui dimensioni quasi bibliche la Giunta Chiodi – della quale Febbo era membro – ha enormi responsabilità. Finora, in meno di un anno e mezzo, abbiamo concretizzato circa 200 milioni di euro che, rapportati ai 36 milioni concretizzati nei 66 mesi precedenti dal centrodestra, la dicono lunga sull’attenzione e l’intensità che la Giunta Chiodi ha posto sul tema.

In relazione al problema sollevato, va fatta un’operazione verità. Il finanziamento di circa 35 milioni di euro ad Abruzzo Enginering per la costruzione di infrastrutture informatiche e servizi informatici (fondi, in realtà, serviti a tenere in attività quel soggetto), è un'iniziativa ereditata e portata avanti dalla Giunta Chiodi; successivamente, la stessa si rese conto che la spesa non sarebbe stata ritenuta ammissibile dalla Commissione Europea per la semplice ragione che Abruzzo Engineering non aveva al tempo i requisiti della società in house, essendoci la partecipazione di socio privato. A quel punto si è “tappato” il buco utilizzando le disponibilità di un progetto della programmazione FAS 2000-2006 di circa 28 milioni per interventi di messa in sicurezza della costa. La giunta Chiodi si è ben guardata dall'evidenziare o pubblicare l'impasse da essa stessa creata e da noi ereditata.

Il 4 novembre scorso il Presidente D’Alfonso ha inviato una nota formale a Bruxelles per chiedere una revisione dell’originaria posizione di chiusura, anche alla luce della recente riforma di Abruzzo Engineering, che ha assegnato la totalità della partecipazione alla Regione, così configurando pienamente un organismo in house. D'altro canto, è la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri ad avvalorare la congruità del percorso individuato dal Presidente con la nota del Capo Dipartimento Vincenzo Donato del 14 aprile scorso, dove si evidenzia il proprio "assenso" ad inserire gli 87 interventi per complessivi 28.851.623 euro "nell'atto integrativo" all'accordo (Apq) sulla difesa del suolo.

 

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