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Jacopo Ferrazza e Karima chiudono la prima parte del Pescara Jazz

redazione
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Si chiude in grande stile la prima parte del Pescara Jazz &Songs, festival organizzato e promosso dall'Ente Manifestazioni Pescaresi, con la direzione artistica di Angelo Valori, che sabato 18 giugno   all'Arena del porto turistico Marina di Pescara vedrà esibirsi in prima battuta sul palco il contrabbassista Jacopo Ferrazza, artista impegnato da sempre nel confronto compositivo e interpretativo tra musica acustica ed elettronica, che proporrà i brani originali tratti dal suo ultimo album Fantàsia.

Nella seconda parte della serata ci sarà il ritorno al Pescara Jazz di Karima, una delle voci più potenti e significative del panorama musicale italiano degli ultimi anni, che presenterà il suo repertorio che ha resa celebre la sua collaborazione con Burt Bacharach, un grande Maestro che ha composto per lei diversi brani.

Il Pescara Jazz porta dunque a termine le sue promesse per una prima parte che ha visto al centro la canzone italiana in un processo di contaminazione e di sperimentazione con la musica jazz.

Ferrazza e il suo quintetto, con il leader al contrabbasso, synth, composizioni; Enrico Zanisi, al pianoforte, synths; Alessandra Diodati, voce; Valerio Vantaggio, alla batteria; Livia De Romanis, al violoncello, sono alcuni dei musicisti più interessanti del panorama italiano ed europeo. Ciascuno degli elementi proviene da un background jazzistico, classico e di ricerca sperimentale.

Il progetto discografico che andranno a presentare si intitola Fantàsia e si fonda su composizioni originali scritte appositamente per quest'ensemble con l'intento di conciliare il mondo acustico ed elettronico. La musica del quintetto si basa su una folta parte di scrittura e di programmazione assecondata da un'improvvisazione che è quasi sempre al servizio della composizione e della sua evoluzione descrittiva. Il mondo sonoro che ci faranno esplorare è fortemente influenzato da quattro matrici: il jazz moderno, la musica cameristica, la corrente tardo-romantica e la musica elettronica. Questi mondi, apparentemente lontani tra loro, trovano una sinergia nella scrittura dell'album, permettendo ai musicisti e all'ascoltatore di immergersi in piani sonori sempre differenti e articolati.

Fantàsia si basa sulla ricerca e l'urgenza di rappresentare il surreale e l'onirico, tentando così di descrivere in musica sensazioni e visioni che trovano forza e dignità grazie alla dicotomia sonora acustica/elettronica.

Karima chiude gli appuntamenti del festival in programma all'Arena del porto turistico, presentando il suo ultimo progetto Lifetime, lavoro con cui l'artista, la cui anima si avvicina sempre più al jazz and soul affermandosi come una delle più straordinarie interpreti internazionali, si racconta in musica, ripercorrendo un viaggio nel passato, nelle emozioni e nella passione.  Per farlo, sceglie i brani che più hanno segnato il suo percorso. Tra questi spiccano, "Lullaby of Birdland" primo brano cantato per una jam session all'età di 18 anni, "Greatest love of all" brano della sua musa ispiratrice, Whitney Houston, e "Lately" di Stevie Wonder.

In questo "viaggio", Karima sarà accompagnata da Piero Frassi al pianoforte, da Gabriele Evangelista al contrabbasso e da Bernardo Guerra alla batteria.

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