"La vita è l'arte dell'incontro". Questo è il motto di Vinicio Capossela, cantautore ipnotico, liberatorio, sospeso tra innovazione e tradizione. "Lo diceva De Moraes, di nome Vinicio come me, e io ci credo molto" aveva affermato durante un'intervista. E tanto è stato. Questa volta il fortunato artista incontrato e subito coinvolto è stato Piero Delle Monache, sassofonista pescarese, riconosciuto tra i migliori jazzisti Under35, con anni di concerti alle spalle.
L'incredibile vicenda: dopo un reading di Vincenzo Costantino "Cinaski" - lunedì sera nel club/ristorante Bellavista - Delle Monache ha intravisto Capossela tra il pubblico, a sorpresa era nel pescarese per un day off, ed è andato a salutarlo e a complimentarsi con lui per la sua arte. A ricevere i complimenti però, è stato anche Delle Monache che si era esibito durante il reading. Così, dopo una stretta di mano e un tocco di magia, è seguito l'invito a suonare un brano insieme, il giorno dopo, al D'Annunzio.
Emozionato e soddisfatto, Delle Monache ha affermato:
"è stata una gioia incredibile, GI-O-I-A proprio come ha cantato Capossela in un suo pezzo. Lo voglio ringraziare pubblicamente per la sua sensibilità , per avermi dato spazio. Non era neanche semplicissimo trovare il giusto momento per inserire il sax. Ma è andato tutto benone".
Poco prima dell'arrivederci, con un pubblico già scoppiato in applausi fragorosi, è salito sul palco anche Cinaski, ospite-protagonista. Con le parole di Bukoski, il poeta milanese ha reso un omaggio a Dan Fante. La tappa pescarese di Canzoni della Cupa - questo il titolo del disco e del tour di Capossela - si è dunque rivelata ricca di bellissime sorprese.
Si è espresso in merito anche Giovanni Di Iacovo, assessore comunale alla Cultura:
"quando l'arte unisce le persone ha raggiunto il suo obiettivo. Sono felice che Piero Delle Monache abbia vissuto questa esperienza, nella sua città , davanti ad un pubblico che lo conosce. E' un sassofonista e compositore talentuoso, che ammiro. Saperlo a suo agio in un palco importante come quello di Capossela significa che la sua musica vola alto. E Pescara si conferma città palcoscenico".