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Beneficenza e teatro insieme in favore dell'A.Ge con lo spettacolo "Nobili si nasce"

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E' andato in scena, ieri sera presso il Cinema Teatro Massimo, lo spettacolo teatrale dialettale "Nobili si nasce!" della compagnia teatrale Atriana.

L'evento, organizzato dall'agenzia teatrale  "il Sipario", è stato realizzato per devolvere i proventi del ricavato in beneficenza, in favore dell' A.Ge. L'A.Ge, guidata dalla presidentessa Manuela Francini, è un'associazione onlus, nata a Pescara, che raccoglie tutti i genitori di bambini, per comunicare e insegnare al meglio alle persone con figli il ruolo del genitore. L'A.Ge, in collaborazione con l'Ospedale Santo Spirito di Pescara, ha intrapreso il progetto "Andrea", al fine di fornire supporto psicologico ai genitori con bambini ricoverati in Pediatrica, attraverso il dialogo giornaliero con due psicologi. 

L'assegno con l'incasso della serata è stato consegnato, prima dello spettacolo, dalla direttrice del Teatro Massimo alla Presidentessa Franchini, fondi che serviranno a dar seguito al progetto Andrea, con la collaborazine del liceo Artistico Belliario-Misticoni, autore dei pannelli decorati esposti all'interno del reparto Pediatria.  

Lo spettacolo, in due atti, ha visto protagonista la compagnia "Atriana", originaria di Atri e già vincitrice di 5 dei 7 premi messi in palio dalla rassegna teatrale di Ascoli. La commedia narra di una famiglia medio-borghese di paese che cerca disperatamente di sistemare l'unica erede con un ricco altolocato.

Ma l'amore si sa è imprevedibile, e la giovane non nutre interesse per nessuno, tranne che per il figlio dello spazzino del paese, ma l'amore è fortemente contrastato dal capofamiglia. L'occasione di imparentarsi con un ricco barone del posto, giunge una sera, quando una coppia di persone anziane, l'ultima dinastia di baroni, raccontano di essersi invaghiti della giovane, tanto da volerla far sposare con il nipote. Si scoprirà in seguito che i baroni non hanno nessun nipote, ma sono solo persone sole in cerca di compagnia, ma doneranno tutti i loro beni alla giovane che sposerà il figlio dello spazzino del paese, con il consenso del capofamiglia.

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