Ieri pomeriggio, durante una riunione della Protezione Civile Valpescara in Via Lago di Borgiano 5, abbiamo incontrato i giovani volontari Ilaria Summa e Mirko Caposano che ci hanno voluto raccontare le esperienze e le emozioni vissute nel loro servizio di volontariato al servizio dei cittadini.
Ilaria é una ragazza di 22 anni che già da un anno ha deciso di prestare servizio sociale, incoraggiata dal suo compagno di scuola, Mirko,
Ciao Ilaria, allora, cosa dice la tua famiglia a proposito del tuo impegno sociale?
Sono contenti
Hai dovuto fare un corso di addestramento prima di entrare a far parte del gruppo?
Non prima, ma dopo essermi iscritta abbiamo fatto un corso di primo soccorso.
Quanto tempo dedichi in media all’associazione ?
Ultimamente poco, dato che lavoro di notte in un laboratorio di pasticceria, quindi al mattino sono stanca e ho bisogno di dormire. Però frequento le riunioni sempre, come quella di stasera per esempio. Le riunioni, più o meno, ci sono ogni due settimane.
Quali sono gli argomenti di queste riunioni?
Beh, parliamo dell’approvvigionamento materiali, oppure dei servizi che occorre fare, insomma quello che serve.
Cosa ti ha colpito di più di questa esperienza fino ad oggi?
Mi piace molto il fatto che siamo un gruppo veramente unito, dove non si sente neanche la differenza di età, anzi il fatto di stare insieme a persone più grandi di me mi ha fatto crescere molto, oltre al fatto che anche loro mi hanno aiutato a farlo. Ho cambiato carattere, mi sono responsabilizzata molto più di prima.
Hai gia fatto qualche intervento importante?
Non ancora per fortuna, solo servizio d’ordine a qualche gara di corse che c’é stata quest’estate a Pescara.
Hai partecipato a qualche esercitazione?
Non ancora ma ho assistito all’ultima che c’é stata a Giulianova. E’ stata bellissima e molto istruttiva.
Hai provato anche tu a coinvolgere altre persone ad unirsi insieme a a te al gruppo della Protezione Civile di Pescara?
Si, ci ho provato, ma finora ho incontrato molta diffidenza e ignoranza sugli scopi che si prefigge l’associazione, qualcuno addirittura mi ha detto di lasciar perdere che sto perdendo tempo ad occuparmi di questo! Sono un pò delusa da questo, ma vado avanti perché io sono contenta della mia scelta.
A questo punto si avvicina Mirko, che opera nell’associazione da almeno un anno e mezzo, ha 24 anni, ragioniere in cerca di un occupazione e che ha collaborato anche con Don Valentino, della Parrocchia del Bambin Gesù di Pescara nel periodo 2007-2008. Ora tocca a lui raccontarci di sé.
Ciao Mirko, mi dicevi di essere stato anche in Albania con Don Valentino giusto?
Si, sono stato a Tirana per aiutare sia le famiglie tenendo i piccoli, facendoli giocare, oppure eravamo impegnati a costruire delle case, insomma fare tutto quello che serviva per il benessere del villaggio dove eravamo.
Con il suo gruppo hai fatto altro?
Si servivo alla mensa dei poveri a via Bardet una volta a settimana, cosi erano i turni.
Hai da raccontarci qualche episodio significativo che ti é accaduto?
Beh, ricordo un uomo che io chiamavo familiarmente “boss”, perché aveva il suo posto a tavola, sempre lo stesso, non lo prendeva mai nessuno, aveva sempre la sua bottiglietta di vino e gli altri si facevano in quattro per lui.
Un altro episodio che mi ha molto commosso é stato quando la ragazza che era in turno con me mi ha chiesto di occuparmi di un tavolo al suo posto, perché a quel tavolo era seduta una sua amica con la famiglia e lei non voleva metterla in imbarazzo.
Chi viene alla mensa normalmente? Stranieri o italiani?
Soprattutto stranieri, pochi italiani.
Come mai poi hai scelto la Protezione Civile?
Perché l’esperienza con Don Valentino era conclusa, il gruppo si era disgregato, io invece volevo continuare ad aiutare gli altri.
Hai fatto qualche intervento importante da quando sei in Protezione Civile?
Si, a dicembre del 2013 quando ci fu la piena del Pescara a causa delle forti piogge. Il servizio é durato dalle 4 del mattino della chiamata fino all'una del mattino successivo.
Cosa hai provato quando é scattata la prima chiamata di intervento?
Come prima reazione un grande entusiasmo, mi sono sentito utile. Poi ho sentito un pò di stanchezza, ovvio, ma l’importante é aiutare gli altri nel bisogno.
Chi vi coordinava in quell’occasione?
Ci coordinava il Centro Operativo Comunale (COC). Ci chiamavano e ci dicevano dove intervenire.
E’ successo qualcosa che ti ha colpito durante il servizio?
Si, tentavamo di far sgombrare i barboni che dormivano sul ponte di ferro che sta sopra il fiume dato che era pericoloso restarci, ma ci volle molto tempo per convincerli, dovemmo chiamare le forze dell’ordine per farli sgomberare, ma alcuni di loro non si mossero assolutamente dal loro posto.
Che diresti ad una persona che sta pensando di attivarsi nel servizio civile ma é ancora incerta?
Direi di venire a trovarci qui alla nostra sede, durante una riunione, senza alcun impegno, per ascoltare noi che già abbiamo esperienza e che aspettiamo chiunque voglia unirsi a noi a braccia aperte. Una volta iscritti all’associazione si fanno anche dei corsi molto interessanti.
Ad esempio io ho partecipato insieme ai miei colleghi al corso per uso ricetrasmittenti, al corso per avvistamento incendio boschivo e al corso per la ricerca dei dispersi. Quest’ultimo é stato particolarmente interessante e mi é piaciuto molto perché siamo stati proprio in un bosco quindi tutto molto realistico.
A questo punto l’intervista si conclude. Saluto Mirko e Ilaria ringraziandoli per aver condiviso con noi il loro vissuto da volontari della Protezione Civile e averci fatto sentire quanto é bello e interessante appartenere a questo gruppo di volontari che, come loro, danno un piccolo grande contributo nei momenti difficili e di emergenza alla popolazione.
Info e contatti:
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