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Intervista a Fulvia Cetrullo, direttrice dell'Istituto Vivere Montessori di Pescara

Nell'istituto di via Trilussa studia Anna Ramone, autrice di due e-book a soli 7 anni

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Nel mese di giugno e nel mese di luglio abbiamo pubblicato due articoli sulla piccola Anna Ramone, una bambina di 7 anni che ha realizzato e pubblicato due ebook, i quattro cavalli misteriosi e la tartaruga e il gatto. Incuriositi dalle straordinarie capacità di Anna, abbiamo chiesto ai genitori di poterla incontrare. Massimiliano e Lisa, gentilissimi, hanno accolto la nostra richiesta e il 4 agosto abbiamo incontrato Anna che ci ha parlato della sua passione per la scrittura e i disegni.

Durante la "prima intervista" di Anna abbiamo appreso, dalla mamma Lisa, che la piccola studia in una scuola in cui si applica il metodo di insegnamento Montessori.

Grazie ai genitori di Anna e a un loro amico, Venanzio Giacomelli, abbiamo quindi preso contatti con Fulvia Cetrullo, direttrice dell'Istituto Vivere Montessori in via Trilussa, che ieri ci ha aperto le porte della sua scuola, ha gentilmente risposto alle nostre domande e ci ha aiutato a capire un po' meglio questo mondo.

Su cosa si basa il metodo Montessori?

Sul rispetto del bambino, su una nuova visione del bambino. Il bambino non è un essere incapace, è un essere che ha in se stesso, già dalla nascita, tutte le sue potenzialità, quelle che poi noi andremo a sviluppare. È necessario però permettergli di acquisirle rispettandolo nei tempi e nei modi.

E' vero che nella scuola Montessori i bambini sono liberi di fare quello che vogliono?

No. Quando noi parliamo di libera scelta, è una libera scelta che non è anarchia, quindi ci sono delle regole, regole indirette che ti dà l'ambiente stesso, perché è l'ambiente stesso che è scientificamente preparato, e fa in modo che il bambino abbia tutto ciò di cui necessita.

Cosa prevede il programma scolastico?

A grandi linee dobbiamo seguire il programma della scuola tradizionale. Le tre grandi aree in cui ci muoviamo sono il linguaggio, la matematica e l'educazione cosmica.

Qual è il materiale delle lezioni con metodo Montessori?

I bambini hanno una bella biblioteca, fornita di tutto quello che gli può interessare. I libri li facciamo noi, perché altrimenti dovremmo mettere davanti ai bimbi un libro talmente grande, che lo spaventerebbe,con tutte quelle parole quando lui non sa ancora leggere. Noi invece facciamo un bel libro piccino, adatto a lui.

Il metodo Montessori è solo per bambini piccoli?

In Italia è solo per bambini piccoli, dato che arriva solo fino alle elementari, al contrario di paesi come l'Africa, l'India, il Messico, la Svezia, la Cina e il Giappone, arriva fino al liceo.

Come fa una maestra a occuparsi di tutti i bambini se ciascuno sceglie liberamente?

Rispondo con una frase di Maria Montessori: "una maestra è felice e ha raggiunto il suo scopo nel momento in cui la classe lavora senza di lei". All'inizio c'è un gran fermento, perché c'è la libertà e fino a quando loro non imparano a dosarla nel rispetto degli altri c'è un po' di confusione. Quello che è il mio compito, è di incoraggiare il bambino a lavorare, cercando di capirlo.

Se a un bambino piace solo disegnare o leggere fa solo quello?

No. Se un bambino all'inizio vuole solo disegnare, intanto sta usando la mano, e sta affinando le sue competenze nel tratto, e questo lo aiuterà quando scriverà. Pian piano, vedendo anche gli altri bambini che fanno cose diverse, si avvicinerà scoprendo anche altro. Il bambino lo deve scoprire, non gli può essere imposto.

Come vengono valutati i bambini?

La valutazione non è quella che conoscete. Noi non mettiamo voti. È una valutazione a lungo periodo. Ciò che cerchiamo di vedere è il processo che fa il bambino. Non valutiamo mai davanti a lui. Se il bambino non sta apprendendo, non è colpa sua, vuol dire che noi non gli abbiamo dato materiale e strumenti che attirassero la sua attenzione e il suo interesse.

Quali sono le differenze con il metodo di insegnamento tradizionale?

Nel fatto che si ha fiducia nel bambino. Nella visione diversa del bambino, nel comprende che il movimento è essenziale per una crescita cognitiva ed intellettiva. Nel comprendere che noi adulti non siamo portatori della sapienza, nel comprendere che l'apprendimento può essere, anzi deve essere, divertimento. Nel comprendere che bisogna far sì che il bambino ami la scuola, perché è fondamentale.

Cosa succede dopo la scuola Montessori? Come affrontano le scuole medie?

Non sono felicissimi. Il bambino Montessori ha imparato a sapersi adattare, ha imparato a trovare strategie di risoluzione, ha imparato a rispettare gli altri e l'ambiente in cui si va a trovare, quindi sa ambientarsi. Molti penseranno con nostalgia alla libertà che c'era, alla libertà di movimento.

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