Il grande scrittore Ernest Hemingway disse: "Il circo è il solo spettacolo che io conosca che, mentre lo si guarda, ha la qualità di un sogno felice".
E il circo, nel quale si intrufolò poco più che ventenne, è oggi la professione della giovane pescarese Benedetta Cuzzi. L'artista circense, è oggi una delle maggiori esponenti del circo sociale e con le sue acrobazie e i suoi "giochi" di fuoco incanta grandi e piccini in giro per il mondo. La ventottenne pescarese ha fondato anche un suo marchio denominato "Acrobatica Aerea Pescara". Qui di seguito si racconta in un'intervista.
A quanti anni hai iniziato a intraprendere l'arte circense, e cosa ti ha spinto a farlo?
A Bologna a 20 anni. Mi trovavo nella città emiliana per studiare Filosofia, quindi all'università , ma un giorno ho visto degli spettacoli, mi sono informata su dove si tenessero dei corsi sull'arte circense, ho frequentato un corso e mi sono appassionata. Da quel momento ho iniziato a dedicarmi a questo settore, girando diversi posti per apprendere e studiare più appofonditamente l'arte circense.
Quando hai capito che sarebbe stata una professione piuttosto che un semplice hobby?
Volevo fare un dottorato di ricerca, ma poi, terminati gli studi, mi sono dedicata al circo.
Ti ispiri a qualcuno?
Non a qualcuno in particolare ma a diversi artisti. Mi piace molto il circo sociale, ovvero affrontare tematiche serie e importanti attraverso l'arte circense. Oggigiorno gli spettacoli sono più incentrati sul cabaret, io preferisco comunicare qualcosa di più profondo.
Quali sono le difficoltà di questo lavoro?
In primo luogo si riscontra una difficoltà fisica, dovuta alle molte ore di allenamento, ci sono molti sacrifici da affrontare, come ad esempio il tempo sottratto alle uscite con amici e coetanei in favore degli allenamenti. La seconda difficoltà è di tipo sociale, molto spesso infatti è difficile far capire alle persone che questo è un vero lavoro. Frequentemente si viene chiamati per svolgere spettacoli con l'appellativo di "artisti di strada" con lo scopo di offrire un salario minimo, non comprendendo le difficoltà della professione e le ore di allenamento che occorrono per la buona riuscita di una performance.
Cosa attrae di più la gente durante le tue performances?
Essendo io un'acrobata, nonchè una giocoliera di fuoco, ho riscontrato che il pubblico ama le performance dove si è sospesi in aria, questi esercizi suscitano sempre quella suspance e quell'attenzione particolare. Per quanto concerne il fuoco è un elemento sempre molto apprezzato, con la gente che rimane incantata dalle fiamme.
Che consiglio ti senti di dare a chi intraprende quest'arte?
Di seguire la sua passione e di non lasciarsi scoraggiare nè influenzare da coloro che diffidano dell'arte circense. E' un mestiere bellissimo che dà tante soddisfazioni su tutti i fronti, anche dal punto di vista economico se fatto con serietà ad alti livelli; inoltre ti permette di conoscere tantissime persone e di girare il mondo, lo consiglio a tutti.
Progetti per il futuro?
Li ho..ma preferirei non dirli per scaramanzia!