"L'utilizzo del tartufo nella pasticceria è una piacevole trasgressione: a seconda delle stagioni, sia bianco, che nero o uncinato, ben si sposa con il cioccolato, e ritengo rappresenti un ingrediente importante per nuove sperimentazioni, per la pasticceria del futuro e da questo punto di vista l'Abruzzo ha la fortuna di avere un prodotto eccezionale e a portata di mano".
Lo ha detto il maestro pasticcere Federico Anzellotti, che dalla sua Miglianico, in provincia di Chieti, ha saputo conquistarsi la ribalta internazionale, protagonista della prima masterclass nella prima giornata della Fiera internazionale dei tartufi d'Abruzzo, in corso di svolgimento a piazza Duomo a L'Aquila, fino a oggi, domenica 1 dicembre.
Il panettone preparato e offerto alla degustazione di chef Anzellotti, è il "Sottobosco", inebriato di massa di cacao all'interno dell'impasto, con cioccolato bianco, latte e fondente del Perù, lamponi semicanditi, e poi profumato al tartufo, il cui sapore e profumo arriva solo alla fine come retrogusto persistente.
"Questo panettone l'ho chiamato Sottobosco, perché ho inteso ispirar;mi al lavoro prezioso dei cani da tartufo che nei nostri boschi vanno alla ricerca di un sottile e inebriante profumo", ha spiegato lo chef. La masterclass è stata solo il momento conclusivo della presentazione da parte del del team di Gironi Divini, sotto la guida del critico enogastronomico Franco Santini, di “Panettoni”, la guida ai migliori prodotti artigianali d'Abruzzo.
Premiati per la categoria "Panettone tradizionale", il Ferretti Sweets Factory di Mosciano Sant'Angelo, per il "Panettone tradizionale con glassa" Il Bignè Bar-Pasticceria di Avezzano, per la categoria "Panettone creativo" L'Oasi Gelateria-Pasticceria di Ortona, per la categoria Panettone al cioccolato", F›rma Bakery dell'Aquila. Per il vice governatore Imprudente, "l'Abruzzo ha fantastiche materie prime ed eccezionali professionalità che questi prodotti sanno trasformarli, per chiudere la filiera dalla terra alla tavola. I nostri chef e maestri pasticceri sono ambasciatori del buono e del bello che la regione può offrire al mondo".