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"Il gusto amaro in cucina", convegno dell'Urca

L’evento ha rappresentato un viaggio attraverso la complessità della cucina, intrecciandosi con la cultura

Redazione
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Il Centro Studi Gastronomici Abruzzesi dell'URCA (Unione Regionale Cuochi Abruzzesi) ha dato il via a una serie di dialoghi culinari con un convegno dal titolo "Il gusto amaro in cucina: cibo e cultura identitari". L’evento ha rappresentato un viaggio attraverso la complessità della cucina, intrecciandosi con la cultura, la storia, la sociologia, l'antropologia e la scienza. Il gusto amaro è stato esplorato come simbolo di maturità e come elemento capace di elevare la complessità delle pietanze. 

Il presidente dell'urca Lorenzo Pace ha aperto il dibattito sottolineando l'importanza della ricoscoperta dell'amaro come elemento fondamentale delle pietanze considerando che la cucina del futuro verterà sui vegetali.  L’antropologo del gusto Giovanni Tavano ha esplorato la tavolozza dei sapori, mentre il segretario dell'urca Angelo Monticelli ha condiviso la ricchezza del gusto amaro nella  eredità gastronomica abruzzese. 

Il tecnologo alimentare Davide Cordoni ha esaminato l'impiego dell'amaro nell'industria alimentare, e il ricercatore Candido Calabrese ha intrecciato il gusto con la letteratura. Il gastronomo Leonardo Seghetti ha discusso il ruolo dei cuochi nell'elevare i sapori attraverso la conoscenza, l'antropologa Adriana Gandolfi ha esplorato le superstizioni e i simbolismi legati all'amaro, e l’agronomo Gino Primavera  ha parlato delle funzionalità del gusto amaro nelle antiche pratiche abruzzesi. 

Lo chef Andrea Di Felice ha celebrato il "buon amaro" che stimola l'appetito e l'uso che ne fanno i cuochi anche inconsapevolmente, mentre la sociologa Lia Giancristofaro ha chiuso l'evento parlando del foraging e della riscoperta delle nostre radici culinarie. L'evento ha consolidato il ruolo della cucina come linguaggio universale, un ponte che unisce le culture e attraversa le generazioni. È l'arte di trasformare gli ingredienti in emozioni, un viaggio sensoriale quotidiano che arricchisce la vita.

Un caloroso ringraziamento va a tutti i partecipanti che hanno impreziosito l'evento con la loro presenza e il loro sapere. L’URCA ha trasmesso l'incontro in diretta live su Facebook, pensando sia a coloro che non hanno potuto partecipare a causa di altri impegni, sia a chi desidera ripercorrere i temi trattati con calma e attenzione, per assorbire ogni dettaglio senza dimenticanze. 

Con lo sguardo rivolto al futuro, si prevede la creazione di una serie di podcast. Questi saranno espressione di un impegno costante per tenere vivo il dialogo e per condividere con gli associati l'essenza di questo viaggio culinario, rendendolo più vicino e accessibile attraverso nuove forme di comunicazione.

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