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Casartigiani Abruzzo: «Crollo del potere d’acquisto delle famiglie»

L’analisi dell'associazione, ecco le sue considerazioni

Redazione
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Casartigiani Abruzzo analizza i dati Istat relativi all’andamento del potere d’acquisto delle famiglie nell’anno 2023. Nonostante in media gli italiani abbiano avuto un reddito più alto dell'anno 2022 (+4,7%), il loro potere d'acquisto si è ridotto dello 0,5%. Passando ai singoli settori, si osserva come i salari reali nel terziario diminuiscono dell’8% rispetto all’anno 2022 e le cose non vanno meglio nel comparto commercio dove si registra addirittura il meno 15% di potere d’acquisto rispetto all’anno precedente. 

Il fattore scatenante è l’inflazione, che negli ultimi anni è stata accentuata dalle tensioni geopolitiche e dal rincaro dei prezzi dell’energia. Tale spirale inflattiva getta la gran parte dei lavorati in una situazione di compressione della domanda di acquisto se non addirittura in una situazione di povertà. L’inflazione infatti va a colpire situazioni già compromesse dalla perdita del lavoro, dalla cassa integrazione, dall’aumento dei tassi d’interesse dei mutui etc.

Molte delle nostre piccole imprese associate ci riferiscono del calo dei consumi nel settore dell’abbigliamento, delle calzature, ma si osserva anche una riduzione degli incassi anche da parte della grande distribuzione e dei discount. 

Ora che si avvicina il periodo natalizio, la speranza di tutti è che si assista ad un’inversione di tendenza. Molti lavoratori troveranno nella busta della tredicesima anche il Bonus Natale di 100 euro, un piccolo sussidio più psicologico che economico, potremmo dire. Si attendono misure economiche più incisive considerato che famiglie e imprese sono in grave sofferenza. 

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