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La stangata del caro vita a Pescara nel 2024

La spesa settimanale di una famiglia media è aumentata di circa 80 euro rispetto al 2023

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Nel cuore dell’Abruzzo, il caro vita non è più solo un tema da discussione: è diventato una realtà che tocca profondamente le tasche dei cittadini. Tra bollette sempre più salate, costi alimentari in aumento e affitti fuori controllo, molti pescaresi si trovano costretti a rivedere le loro abitudini e a fare i conti con un’economia domestica sempre più fragile. Negli ultimi dodici mesi, Pescara ha registrato un aumento medio dei prezzi al consumo del 6,7%, un dato che supera persino la media nazionale, attestata intorno al 5,8%. I settori più colpiti sono l’energia e i beni alimentari, con picchi di oltre il 15% su alcuni prodotti di base come olio, pasta e latticini.

La spesa settimanale di una famiglia media è aumentata di circa 80 euro rispetto al 2023. “Non possiamo più ignorare l’impatto devastante di questa crisi. Le famiglie pescaresi stanno rinunciando al superfluo, ma sempre più spesso anche al necessario”, dichiara un cittadino. Un altro aspetto che sta mettendo in crisi la popolazione è il mercato immobiliare. Gli affitti in città sono aumentati in media del 12%, con punte del 20% nelle zone più richieste, come il centro storico e il lungomare.

“Un bilocale arredato in centro costa ormai non meno di 750 euro al mese. Questo rende quasi impossibile per giovani lavoratori o studenti trovare una soluzione abitativa sostenibile”, spiega un agente immobiliare pescarese. La mancanza di alloggi a prezzi calmierati sta spingendo sempre più persone a trasferirsi nei comuni limitrofi, come Montesilvano e Spoltore, con evidenti ripercussioni sul traffico e sulla qualità della vita.

Di fronte a questa emergenza, il Comune di Pescara ha annunciato alcune misure per aiutare i cittadini. Tra queste, il piano straordinario per il supporto alle famiglie a basso reddito, con contributi fino a 1.000 euro per coprire le bollette energetiche. Nonostante ciò, molti cittadini ritengono che gli interventi siano ancora insufficienti. “Le iniziative comunali sono solo un cerotto su una ferita aperta. Serve una strategia a lungo termine per combattere il caro vita, ma anche per sostenere la crescita economica della città”, sottolinea Elisa.

Intanto i pescaresi cercano soluzioni creative per ridurre le spese. Gruppi di acquisto solidale, mercatini dell’usato e l’uso crescente di applicazioni per il risparmio stanno diventando parte integrante della vita quotidiana. Tuttavia, la sensazione diffusa è che queste siano solo soluzioni temporanee in attesa di interventi più incisivi. Con l’inverno alle porte, la sfida del caro vita diventa ancora più pressante, e la città di Pescara sembra destinata a vivere mesi difficili. Riusciranno le istituzioni e la comunità a trovare un equilibrio?

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