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'Visionaria' punto di riferimento nazionale per l’innovazione

Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, evidenzia la bontà del progetto portato avanti dalla Camera di Commercio Chieti Pescara

redazione
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Visionaria sia il miglio che indichi la strada da percorrere”: con queste parole Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, ha aperto la terza edizione di Visionaria, andata in scena al Porto turistico di Pescara, esprimendo piena soddisfazione per questo evento che sta diventando punto di riferimento nazionale per l’innovazione. “Visionaria – continua - è l’emblema di quello che le Camere di commercio dovranno fare per essere di supporto alle PMI. La sostenibilità non è come cento anni fa il limite allo sviluppo ma la leva che triplica i benefici”.

La sostenibilità è il tema portante di questa terza edizione del festival di innovazione camerale ed è stato sulla sostenibilità che il moderatore della prima giornata, il giornalista Massimo Cerofolini, conduttore di Eta Beta, format rai dedicato alle nuove frontiere informatiche, ha concentrato il suo intervento mostrando come ambiente e tecnologia siano ormai le facce di una stessa medaglia, quella del futuro, che avvicina realtà opposte come Singapore ed Amazzonia.

Dalla sostenibilità alla transizione energetica con una tavola rotonda, presieduta dal presidente Gennaro Strever, in cui sono intervenuti Antonio Romeo, direttore Dintec, Paolo Arrigoni, presidente GSE, Roberto Spezie responsabile tecnologie Terna Spa, il professore a contratto dell’Università di Bologna Gagliano ed il presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di Marco.

Il presidente Gennaro Strever: “Voglio ricordare che, tre anni fa, quando nel pieno del lockdown ci saremmo potuti nascondere nelle nostre zone di comfort, abbiamo deciso di saltare oltre lo steccato, coscienti che era arrivato il momento di dare il nostro contributo per affrontare una serie di questioni non più rinviabili nel nostro Paese. Come, per esempio, l’accelerazione della digitalizzazione, la difesa  dell’ambiente, il dialogo con i giovani, la valorizzazione dell’imprenditoria femminile.  Ma, soprattutto, il problema energetico che ancora oggi ci fa tremare le gambe se immaginiamo il peggio che potrebbe accadere. Tutti temi che erano stati messi in secondo piano e che, nel silenzio, di quelle giornate, scuotevano le nostre coscienze.  Allora, anziché limitarci a fare l’ordinario abbiamo pensato di realizzare qualcosa di straordinario, ideando Visionaria”.

 
 
 


 

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