Martedì 25 febbraio e mercoledì 26 febbraio la stagione teatrale della Società del Teatro e della Musica "Luigi Barbara" presenta "Meno male che c'era il Gaber", spettacolo di e con Gioele Dix, con Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alla chitarra, da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.
Un omaggio appassionato e profondo, realizzato da Gioele Dix con l’apporto decisivo della Fondazione Gaber che ha messo a disposizione dell'attore e regista i materiali del proprio archivio. Gli spettacoli si terranno al Teatro Circus di Pescara: la prima replica serale è in programma martedì 25 febbraio con inizio alle ore 21; la replica pomeridiana è prevista per le 17 di mercoledì 26 febbraio. Il biglietto di ingresso per lo spettacolo costa 32€ per le Poltronissime e 27€ per le Poltrone (per i soci della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”, i biglietti costano, rispettivamente, 29€ e 24€).
Si ricorda di arrivare puntuali: una volta cominciato lo spettacolo, non si potrà raggiungere il proprio posto e si dovrà rimanere seduto negli eventuali posti liberi in fondo alla sala, salvo disponibilità. «Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto. Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni Settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti».
In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – «stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo». Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini) Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta. "Meno male che c'era il Gaber" è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza.
Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro-canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Decisivo è stato per realizzarlo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto. "Meno male che c'era il Gaber" è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia). In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix è accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane.