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Al teatro Massimo debutta in anteprima nazionale “E io ero Sandokan”

La Compagnia della Memoria al Fla con la storia di Galliano Magno, l’avvocato di Matteotti, in scena giovedì 7 novembre alle 21

Redazione
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Al teatro Massimo debutta in anteprima nazionale per il Fla “E io ero Sandokan”. Appuntamento giovedì 7 novembre alle 21. “E io ero Sandokan” non è solo una rievocazione storica, ma un’opera teatrale pura che esplora la vita e le emozioni di un grande abruzzese che ha attraversato la storia del nostro Paese e che non sempre viene adeguatamente ricordato. Prodotto da Tam Tam Communications, con il patrocinio del Centro Internazionale di Brera, lo spettacolo è in CineprOsa, un genere innovativo ideato dal regista Milo Vallone che si avvale sia della messa in scena del linguaggio teatrale che di quella cinematografica, con interazioni tra le parti audiovisive e le parti “live”.

“Un lavoro corposo e intenso – rivela Milo Vallone – per una vicenda che non fatico a definire epica. La storia, che vede una doppia ricorrenza, vale a dire il cinquantesimo dalla morte di Galliano Magno e il centenario dell’omicidio Matteotti, è stata scritta con attenta fedeltà al dato storico, vengono difatti portate in scena lettere e discorsi autentici di Galliano Magno e di Matteotti ma anche e soprattutto con un focus sul lato intimo ed umano del protagonista. La formula artistica della CineprOsa spero aiuti la narrazione fondendo i due aspetti, quello storico e quello della vicenda umana, con l’alternanza delle due arti (cinema e teatro) in un continuo rimbalzo narrativo tra palco e schermo”.

L’opera, di Mauro Morelli, avvocato del Foro di Pescara con la passione per la scrittura e per il teatro, racconta Galliano Magno a tutto tondo, dall’età giovanile quando egli divenne nel 1920 a soli ventiquattro anni sindaco di Orsogna, alle persecuzioni subite nel ventennio, fino alla vicenda del processo Matteotti e al dopoguerra. È di Galliano Magno la celebre frase ‘Questo è un processo burla’ e quella difesa gli costò molto in termini umani e professionali. 

“Mi sono appassionato alla figura di Galliano Magno e ho pensato che la sua vita umile e al contempo eroica meritasse una maggiore conoscenza di massa – sottolinea Mauro Morelli – perché Magno, purtroppo bersaglio di spedizioni punitive durante il Ventennio, pur avendone avuto la possibilità e l’occasione, si rifiutò di alimentare la spirale d’odio a guerra finita. Quando in molti spingevano per il trattamento severo e l’epurazione di tutti coloro che erano stati coinvolti con il regime, non diede sfogo a sentimenti di vendetta e si adoperò invece come presidente del locale CLN per un mirabile processo di pacificazione del Paese. Avrò anche l’onore di interpretare Giacomo Matteotti in scena e questo mi ha imposto una attenta ricerca anche su questo grande martire della nostra Storia”.

Il cast è composto da attori di esperienza, quali lo stesso regista Milo Vallone, Luigi Ciavarelli, Angelo Del Romano, Michele Di Mauro, Dana Gasparro, Nicola Pietrangeli, Francesco Sarmiento (che cura anche le realizzazioni video), Mauro Morelli. Vede anche la presenza di attori giovani e molto promettenti, oltre Federico Colalongo ci saranno Claudia D’Antonio, anche assistente alla regia, Enrico e Lorenzo Valori, Mirco Trovarelli, Silvia Serra. Le musiche, originali composte ed eseguite dal vivo sono di Vincenzo De Ritis. La prevendita è su www.ciaotickets.com.

“L’opera si rivolge a tutti, ma soprattutto ai giovani - ricorda Federico Colalongo - il giovane attore che porterà in scena il personaggio di Galliano Magno. “Galliano Magno parla a noi oggi – prosegue Colalongo – come uomo nemico dell’odio e fedele al suo cuore prima ancora che alle sue idee, in un momento come quello attuale nel quale le guerre, nella realtà̀ come nel mondo virtuale, sembrano volerci portare indietro verso errori già commessi e puniti dalla Storia”.

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