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Colibrì Ensemble, buona la prima: sold out al Flaiano con 490 spettatori in sala

Un traguardo inedito e storico per un’orchestra a Pescara

Redazione
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Il Colibrì Ensemble - Orchestra da camera di Pescara ha fatto registrare l’ennesimo sold out nella serata inaugurale all’Auditorium Flaiano, con ben 490 spettatori in sala. La notizia non è tanto il “tutto esaurito”, che ha dato il via alla 12esima stagione concertistica, quanto piuttosto il fatto che i pescaresi sembrano ormai aver “eletto” la loro orchestra cittadina, un traguardo oggettivamente inedito per la realtà di Pescara.

Numeri importanti, quelli del Colibrì, in questo inizio di stagione: oltre 300 abbonati e una programmazione intensa di 14 concerti che, partiti ad ottobre 2024, andranno avanti fino ad aprile 2025: risultati preziosi e assolutamente insoliti nell’intera area metropolitana.

«È importante sottolineare come “l’inedito” stia nel fatto che sia stata un’orchestra a creare tutto questo - spiega il fondatore e direttore artistico Andrea Gallo - Certamente abbiamo tanti esempi di stagioni e festival storici e prestigiosi in questa città, che negli anni hanno provato a costruire un pubblico di affezionati, ma è un dato oggettivo che il Colibrì sia l’unica orchestra ad essere riuscita in questo intento».

A Pescara infatti, prima del Colibrì, non si ricorda l’esistenza di un’orchestra di musicisti professionisti attiva stabilmente con una propria stagione concertistica e in grado di creare intorno a sé una simile partecipazione. La storia ci racconta di complessi orchestrali che in passato hanno provato a portare il nome della città, ma che non hanno avuto lunga vita o hanno prodotto un’attività limitata a concerti saltuari, senza poter contare su un pubblico di abbonati e affezionati ampio e costante.

«Aver chiuso la passata stagione con il Flaiano pieno di persone e ripartire ora con questo ulteriore sold out è stata una grande soddisfazione - dichiara Gina Barlafante, presidente e mecenate dell’orchestra - nonché un bell’auspicio per la stagione che ci aspetta».

Il maestro Gallo rilegge testualmente una frase da una delle prime brochure dell’orchestra: «L’Associazione si pone l’ambizioso obiettivo di dar luogo a una nuova realtà musicale che sia costantemente presente nella vita dei cittadini tale da creare in loro un vero e proprio senso di appartenenza, così come comunemente avviene per una squadra di calcio. Questo il mantra che ripetevamo e questo in fondo è ciò che è accaduto».

L’orchestra, che prende nome dall’antica favola del Colibrì, fin dall’inizio ha cercato contatto con il suo pubblico cominciando nei primi anni con banchetti in piazza Salotto, flash mob, fino ad arrivare pian piano al risultato di oggi. Un progetto che si è dimostrato in continua evoluzione nel corso degli anni, ampliando l’offerta culturale, introducendo ogni volta novità nei cartelloni e arrivando quest’anno a includere anche l’opera e il balletto. Un percorso sicuramente coraggioso e visionario.

«Essere visionari è importante, ma sappiamo bene come senza impegno e dedizione non si vada da nessuna parte - conclude Gallo -. Non smetterò mai di ripetere che la nostra forza è nella passione e nell’entusiasmo che mettiamo in ciò che facciamo, nella professionalità e qualità che ricerchiamo ogni giorno, nel prenderci cura di ogni dettaglio, da quello organizzativo a quello musicale e artistico. Questa mentalità è presente in ufficio, come sul palcoscenico e siamo ben attenti a rimediare qualora venga meno».

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