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Carte in Dimora: archivi aperti anche in Abruzzo

Sabato 12 ottobre si potrà visitare anche la Fondazione Summa

Redazione
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Torna anche in Abruzzo, per il terzo anno consecutivo, l’appuntamento con la cultura e la storia promosso dall’Associazione Dimore Storiche Italiane: “Carte in dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”. Sabato 12 ottobre apriranno gratuitamente e con visite guidate quattro archivi nelle province di L’Aquila e Pescara che consentiranno, a chi li andrà a visitare, una ricostruzione della storia abruzzese molto significativa ed unica. Si va dai preziosi e rari documenti dell’archivio di Palazzo de Nardis a L’Aquila con una vista straordinaria dell'Oratorio omonimo dove saranno esposti e presentati documenti risalenti anche all’anno mille ed inediti dall’Archivio della Famiglia proprietaria, a partire dal Libro dei Conti seicentesco della chiesa (che fu trovato nascosto nella cassa dell’organo). 

Con un salto di alcuni secoli si potrà passare ad ammirare documenti e lettere dell’artista pescarese Franco Summa, presso l’omonima Fondazione a Pescara (dalle 15 alle 19), che è stato interprete di bellezza e attento alle istanze culturali innovative del suo territorio. Attraversando gli archivi della Fondazione Sipari a Pescasseroli, presso Palazzo Sipari dove è nato Benedetto Croce, di cui è in atto un programma di interventi di catalogazione e riordino grazie alla Soprintendenza beni archivistici e biblioteche dell’Abruzzo. Per fare tappa all’archivio della famiglia Ciarrocca presso Palazzo Cappa Cappelli, Fondazione de Marchis Bonanni d’Ocre, a L’Aquila, in quanto viva testimonianza dell’attività armentaria dai primi dell’800 fino al 1940.

“Anche la terza edizione di Carte in Dimora - dichiara il Presidente di ADSI Abruzzo Giovanni Ciarrocca - offre, grazie ai nostri soci attenti custodi dei loro archivi, la lettura di una sorprendente stratificazione di riferimenti storici e culturali, facendoci capire come gli abruzzesi, da sempre, in operoso silenzio, hanno tracciato nella storia anche documentale, fino a quella contemporanea, le proprie strategie di appartenenza, la sempre chiara cognizione del proprio destino come incardinato al territorio di provenienza”. 

Con questa terza apertura degli archivi, l’auspicio di Ciarrocca “è quello di dimostrare che dal 1000 al 2020, la storia abruzzese non va vista in chiave per così dire “etnica” quasi si trattasse di vicende esclusivamente circoscritte in orizzonti limitati e quasi imperscrutabili – ma è stata caratterizzata da storie, uomini, fatti e destini che minori non sono a nessuna altra delle antiche storie della nostra bella Italia” .

In questa splendida cornice si rinnova anche il virtuoso rapporto di collaborazione tra la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e la ADSI Sezione Abruzzo, un esempio unico di collaborazione tra pubblico e privato, da cui è nato il progetto di tutela e valorizzazione dell’Archivio della Fondazione Erminio e Zel Sipari a Palazzo Sipari a Pescasseroli. Si tratta di un importante investimento che ha riguardato il riordino e l’inventariazione analitica dell’archivio, e che ha portato alla riscoperta dei documenti relativi alla creazione del Parco nazionale d’Abruzzo, l’altra l’attività politica di Erminio Sipari ed infine il carteggio di famiglia. In quelle carte è conservata una parte di storia abruzzese e d’Italia.

Un altro esempio di questa collaborazione scientifica è rappresentato dall’inventariazione dell’Archivio della Famiglia Ciarrocca, fondamentale punto di raccolta di innumerevoli carte e manoscritti ricchi di storia d'Abruzzo dal 1820 al 1950. “Carte in Dimora” è, dunque, un’occasione preziosa per avere accesso e consultare scritti, mappe e pergamene attraverso cui immergersi nella storia della nostra regione, scoprire da dove veniamo e interpretare le sfide del futuro.

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