FLA 12 novembre, Vittorina Castellano presenta il suo ultimo lavoro di scrittrice: Storie d’Abruzzo tra mare, monti e borghi incantati. A moderare e condurre la presentazione Licio Di Biase, direttore dell’Aurum e scrittore storico.
Vittorina Castellano è una donna poliedrica, è stata docente di scienze naturali, è una scrittrice e poeta, una filmaker e ultimamente anche una apprezzata pittrice.
“Le Storie narrate nel libro - ha detto Vittorina Castellano - sono state create per far conoscere le tradizioni del nostro Abruzzo, ho scritto tanti racconti a puntate, pubblicati sul giornale il grande sorpasso di Montesilvano. Mi sono resa conto, però, che spesso si perdevano queste puntate, per vari motivi, e allora mi sono detta perché non fare un volume di racconti d’Abruzzo? Recentemente visitando Imago ho ammirato quadri di Zaman che aveva fondato a Civita d’Antino una scuola di pittura per pittori danesi, mi sono documentata sulla storia del pittore e ho immaginato come egli stesso avesse conosciuto il borgo e ho ricostruito la sua storia camminando idealmente per le stradine dipinte nei suoi quadri. Per Santo Stefano di Sessanio ho ancora ideato una storia, partendo dal crollo della Torre Medicea, dovuto al terremoto, la successiva sua ricostruzione parlando anche delle caratteristiche lenticchie, prodotto locale, scrivendo e descrivendo anche le ricette gastronomiche. Pe le tradizioni di Natale nel libro ci sono due storie: una su un fatto accaduto ad Ortona dopo il bombardamento, l’altro a Pettorano sul Gizio, dove c’è il castello Caldora, dove ho fatto la prima mostra di pittura, parlando del borgo che è quasi invisibile dalla strada, descrivendo in particolare la tradizionale romantica serenata. Ho anche parlato la zona di Villa Verrocchio in Montesilvano, dove ho trascorso la mia prima infanzia negli anni 50. E, ancora, ho scritto di Perano raccontando di una fiaba, che avevo presentato, descrivendo i boschi e il lupo. Ho anche parlato di Pescara della tradizionale processione della Madonna dei sette dolori e del miracolo della pioggia e dell’attuale chiesetta di Sant’Anna da poco restaurata. Ho anche scritto di Cocullo dove ogni anno si svolge la famosa processione del Santo adornato di serpenti. Ancora tanti altri racconti sull’Abruzzo da leggere e che, con una seconda edizione, incrementerò con altre storie”.
Licio Di Biase lodando la capacità creativa di Vittorina Castellano ha definito il lavoro come:
“Un libro che ci guida nella conoscenza del territorio, dei riti delle persone. Un libro antropologico che racconta delle zone interne abruzzesi. Vittorina è un punto di riferimento per il nostro territorio con il riguardo che ha per le zone interne dell’Abruzzo dove esiste un patrimonio di inestimabile valore che prescinde dal mare e dai monti, ma che riguarda il territorio con i suoi borghi e le sue ricchezze architettoniche”.