Pomeriggio di tradizione e cultura, giovedì 15 dicembre, presso l’auditorium Cerulli di Pescara PN, con la presentazione del libro di Licio Di Biase La cucina pescarese nel tempo.
Tante le persone presenti ad ascoltare la presentazione di questo nuovo lavoro di Licio Di Biase che ha abituato i suoi lettori a letture piene di storie e racconti della tradizione abruzzese e soprattutto pescarese.
Tra il pubblico molti rappresentanti della Delegazione Pescara Aternum dell’Accademia Italiana della Cucina con il delegato Giuseppe Di Giovacchino e gli accademici Vincenzo D'Antuono, Maria Cristiana Serra, Mimmo Russi, Rocco Di Mascio, Marco Faieta e Mimmo Marcantonio.
Presente Mimmo D’Alessio, vice Presidente Vicario dell’Accademia Italiana della Cucina, che ha scritto la presentazione del libro di Licio Di Biase
A parlare del nuovo lavoro di Licio Di Biase, con la giornalista Mila Cantagallo, il Gastronomo-Gastrosofo Tino Fortunato Di Sipio, Marcello Antonelli Presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Maria Rita Carota Assessora alla cultura del Comune di Pescara.
Nella prefazione al libro, Di Sipio racconta della ricerca fatta da Di Biase con il risultato di aver trovato ricette e pietanze che derivavano dalle tre cucine presenti a Pescara, quelle delle due Marine Nord e Sud e quella della Piazzaforte dove, essendo indispensabile nutrire gli oltre mille soldati presenti, molti abitanti di Castellamare (Pescara Colli) si erano trasferiti nella zona per soddisfare le richieste. Quindi molta influenza teramana ci fu nelle ricette tradizionali che ancora ancora oggi sono presenti.
Ed è proprio di questa “contaminazione” locale che parla D’Alessio nella presentazione del libro dove dice che non esiste una unica cucina italiana, ma la sommatoria di tante cucine regionali e a volte dello stesso comune o stessa località. Ma questa che può sembrare un disperdersi di una tradizione è, invece, un arricchimento che ha prodotto piatti importanti con alla base sempre prodotti locali dell’enogastronomia territoriale nel rispetto delle tradizioni del luogo.
Nel libro tante storie e tante ricette che con certosina pazienza Di Biase ha saputo scovare da registri e testi antichi. Di tutto questo l’autore ha raccontato rispondendo alle domande poste dal giornalista Minnucci.
Tutti i volumi pubblicati sono stati venduti e, come ha dichiarato Di Biase, al più presto ci saranno i testi di una nuova stampa per soddisfare i tanti che non sono riusciti ad averne una copia.