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Flaiano storia e ricordi a 50 anni dalla morte

Atelier letterario presso l’Istituto Alberghiero di Pescara, confronto e riflessione su un personaggio importante per la cultura locale e nazionale

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13 aprile presso l’officina del Gusto dell’Istituto Alberghiero di Pescara, si è tenuto un incontro con allievi, insegnanti e ospiti importanti per parlare di un a persona importante che nato a Pescara ha portato, in Italia e all’estero, la cultura e la genialità della sua persona: Ennio Flaiano.

Flaiano è vissuto poco a Pescara, come ha detto l’autore del libro Antonio Di Loreto, a soli 5 anni il padre lo sradicò dalla città natale e dalla famiglia mandandolo in collegio. Questo allontanamento dalla città non fece dimenticare a Flaiano le sue origini che venivano sempre fuori per il suo carattere abruzzese forte e gentile. Flaiano ebbe grande riscontro nella cultura italiana, ma anche grandi dispiaceri, fu autore di libri e di alcune importanti film come I vitelloni, tratto proprio da uno spaccato della vita provinciale pescarese, collaborò con Fellini per alcuni importanti film, ma da questi poi si allontanò per vari dissapori.

La vita di Faiano è stata costellata di vittorie e sconfitte come quella di avere una figlia malata che lo impegnò molto e influenzò la sua vita.

Ennio Faiano è noto per i numerosi aforismi che ha coniati sempre ricchi di profonda cultura e conoscenza dell’animo umano.

Antonio Di Loreto, già scrittore di un testo su un altro importante pescarese Gabriele D’Annunzio, ha presentato il suo libro Il mio nome è Ennio Faiano, raccontando la vita, ma soprattutto l’uomo Faiano che è stato e rimane un’importante figura per la città di Pescara. A segnare i ricordi di Di Loreto, Edoardo Oliva, autore, regista e docente, che ha letto alcune lettere scritte da Faiano che ancor più hanno ne hanno fatto capire il personaggio.

A parlare di Faiano, il critico e scrittore Simone Gambacorta che ha voluto ricordare il legame profondo che il personaggio ha avuto con Pescara vecchia, dove era nato in Corso Manthonè, e dove trascorreva le estati che gli lasciavano una profonda traccia emozionale.

Lontano dalla critica e dal ricordo letterario è stato poi a parlare di Flaiano l’avv. Mimmo Russi, che ha narrato dell’uomo e di come, avendo acquistato dei locali per lo studio nella palazzina dove era nato Faiano, fosse entrato nella sua aurea rimanendone affascinato e curioso di conoscere l’uomo.

Così l’avv. Russi ha cominciato a raccogliere notizie vocali e documenti, come il certificato di nascita e scritti vari che lo hanno avvicinato nell’anima e nel ricordo all’importante personaggio pescarese. L’avv. Russi, anche nella veste di accademico della cucina italiana, ha voluto conoscere quale fosse stato il rapporto che Flaiano aveva con il cibo ed ha letto molti aforismi formidabili sul cibo e la tavola, tratti dalle opere di Flaiano. 

A ricordare Faiano anche il sindaco Carlo Masci che è intervenuto all’incontro salutando i presenti e lodando la continua e proficua attività che la scuola ha sotto la guidata dall’instancabile Alessandra Di Pietro. Il Sindaco ha voluto ricordare l’importanza del Premio Faiano che da molti anni ha portato, per merito di Tiboni, Pescara nell’Olimpo delle città della cultura premiando artisti del cinema e della cultura italiana. Il Sindaco ha anche detto che, nei progetti della sua amministrazione, c’è anche quello di riportare le spoglie di Faiano, ora sepolte a Maccarese, a Pescara nel cimitero di San Silvestro per ottemperare al desiderio che lo stesso Flaiano, in uno scritto, espresse di essere sepolto sul colle che guarda il mare dove si trovano anche i suoi genitori.

L’intensa mattinata è stata voluta dalla dirigente Alessandra Di Pietro che con questo evento ha inaugurato l’Atelier letterario che, oltre ai laboratori letterari già esistenti, vuole offrire un qualcosa di più agli studenti della scuola che oltre a leggere e studiare incontrano gli autori per conoscere un mondo di professionisti per un dialogo diretto.

“L’Atelier letterario – ha detto la infatti Alessandra Di Pietro – non è solo l’incontro con un testo, ma è un’occasione di confronto libero, un’opportunità di riflessione e crediamo che l’incontro con l’autore sia lo strumento più efficace per avvicinare i giovani alla lettura, consentendo loro di conoscere non solo lo scrittore, ma anche l’editore, il grafico, l’illustratore, un mondo di professionisti, l’obiettivo è quello di creare momenti di dialogo diretto. Cominciamo con Flaiano che è un intellettuale di grande poliedricità, che ha lasciato tracce in tutti i settori, dal giornalismo, al teatro, letteratura e cinema, parliamo di uno scrittore sorprendente che con la sua scrittura esprime un’intelligenza profonda che incide e ha inciso sul suo tempo e sul nostro” 

Presenti in sala: l’assessora alla Cultura Maria Rita Carota, la Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo Maria Franca D’Agostino, l’ex deputato Gianni Melilla, il Prefetto emerito Vincenzo D’Antuono, il dott. Giuseppe Di Giovacchino Delegato dell’Accademia della Cucina Pescara Aternum, Rosaria Morra Responsabile regionale FAI, Antonio Mariano e Gabriella Lentilucci Presidente e Vicepresidente ANPPE, l’editore Marco Solfanelli, Don Antonio De Grandis Presidente dell’Osservatorio Giuridico Sociale Regionale. 

Presenti, on line e in sala, tutte le classi della scuola quinte coordinate dalle docenti Nadia Palumbo e Ileana Moretti.

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