Da tempo stiamo sollecitando l'Amministrazione Comunale ad una lettura attenta delle emergenze archeologiche e storico-architettoniche della città .
A volte l'attenzione viene manifestata, altre volte ci si perde nei meandri della burocrazia o delle difficoltà gestionali.
Nel passato, ad esempio, mentre si stavano realizzando opere stradali a Via Fonte Borea abbiamo evidenziato che c’era la possibilità di imbattersi nella medioevale Fonte Borea. I fatti ci diedero ragione. La Fonte venne individuata, ma poi tutto si è spento nel dimenticatoio delle procedure. Ora risollecitiamo un’attenzione.
L’Amministrazione sta avviando la procedura per il disallestimento e la messa in sicurezza del sito di Piazza Unione che ospita un distributore di carburante, non più attivo da tempo. Noi siamo consapevoli che sotto tale sito possa esserci l’ultimo sotterraneo della Piazzaforte ancora recuperabile.
Infatti, nel 1973 l’artista Luigi Baldacci fotografò i sotterranei del Bastione S. Antonio, collocato dietro al Centro Nazaret (quindi,all’opposto rispetto a questo sito), poi sepolti sotto la nuova ferrovia. Altri sotterranei dei vari Bastioni sono stati nel corso degli anni inseriti nel processo di urbanizzazione della città e gli spazi sotterranei utilizzati per vari servizi, come ad esempio il parcheggio interrato della palazzina Enel. Rimane solo questa speranza, per toccare con mano un pezzo della Piazzaforte di Pescara, realizzata dagli spagnoli nella seconda metà del 1500 e poi abbattuta nella fine dell’ottocento.
Siamo, altresì, convinti che lo spazio per i serbatoi del distributore abbiano utilizzato proprio parte del sotterraneo del Bastione S. Cristoforo o Bandiera (i Bastioni nel corso dei secoli hanno molte volte mutato denominazione) e quindi la struttura potrebbe essere molto simile a quello fotografato da Luigi Baldacci.
Per cui invitiamo l’Amministrazione Comunale a procedere con attenzione per ridare alla città un luogo di identità collettiva.