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Antigone metamorfosi di un mito

Una donna, un mito, che unisce l’antica Grecia alla moderna Scampia

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7 dicembre, presso il Matta di Pescara, studenti dell’Istituto Alberghiero De Cecco di Pescara, accompagnati dai loro Docenti e dalla Preside Alessandra Di Pietro, hanno assistito, in un silenzio pieno di attenzione, ad una manifestazione importante che ha visto l’attrice Tiziana Irti rappresentare la riduzione teatrale del libro Antigone a Scampia che Serena Gaudino ha scritto per documentare il lavoro condotto con un gruppo di donne di Scampia.

Bisogna ricordare che Scampia è un quartiere di Napoli dove il malaffare e l’abbandono hanno fatto del quartiere un vero ghetto con il contrabbando, l’usura e il traffico di droga che hanno preso il sopravvento sui tanti abitanti che fanno fatica a rimanere cittadini degni di tale nome.

In questo quartiere, negli anni, associazioni e singoli cittadini hanno stimolato prima i bambini e poi gli adulti a trovare un diverso modo di vivere affrontando la vita di quartiere adottando la legalità.

Grande lavoro sociale è quello fatto da don Aniello Manganiello che ha sfidato a viso aperto la camorra con grande problematiche anche per la propria vita

I primi incontri furono fatti con i bambini ed i giovani, ma la vera rivoluzione è stata quando sono state contattate le donne di Scampia prima escluse di fatto da ogni manifestazione e organizzazione.

Il ruolo della donna era stato relegato in un piano inferiore forse perché loro sono in nuce le persone più importanti della società. La donna portatrice di vita, di pace e di amore non sembra ancora che veramente abbia capito l’importanza del ruolo che ha nella vita, nella famiglia e nella società.

Serena Gaudino capì la situazione delle donne e decise di adottare l’idea della filosofa e scrittrice francese Simone Well che, negli anni 30, sperimentò la lettura della tragedia greca agli operai di una fonderia francese. Simone Well era convinta che la grande letteratura greca potesse far prender coscienza alle persone di come vivevano e motivarle a migliorare.

Come in Francia, Serena Gaudino, per un anno intero, mensilmente, ha riunito una cinquantina di donne di Scampia che sono andate ad ascoltare la storia di Antigone. Queste donne hanno, a loro volta, cominciato a narrare la propria storia scoprendole simili alla protagonista della tragedia scritta da Sofocle ben 2450 anni fa.

Perché, quindi, far assistere allo spettacolo giovani studenti di un Istituto professionale?

“L’attualità del pensiero”, ha detto la Preside Alessandra Di Pietro, “di azione, di coscienza che mostra un personaggio come Antigone fa sì che ragazzi di una scuola professionale, che hanno da fare con tante persone diverse anche per il lavoro che si preparano ad affrontare, possano trarre beneficio da una manifestazione del genere. L’uomo sarebbe solo lui che ha diritto di difendere, sostenere le proprie azioni e di agire con libertà? Antigone mostra a tutti che non è così e grida le sue convinzioni, il suo pensiero. Essa è un modello senza tempo, forte di una potenza assoluta narrata in una tragedia che, anche se scritta ben 2450 anni fa, mostra un’attualità sconvolgente. Antigone è una tragedia classica, un’opera letteraria, saggistica che ha lasciato un segno nella cultura ed esprime un messaggio universale di sensibilità e di un pensiero positivo. La storia parla al cuore e alla mente non solo di una generazione, ma di tutte le generazioni successive. Ed è un chiaro esempio di alta letteratura sempre attuale”.

Lo spettacolo è stato strutturato in 3 parti:

un prologo in cui Simone Well racconta la sua esperienza nelle fabbriche francesi

una prima parte in cui si racconta la tragedia di Antigone

una seconda parte in cui si raccontano le storie di 5 donne di Scampia.

Presenti alla manifestazione per l’associazione Ananke la Presidente Rita Pellegrino, Annamaria Talone organizzatrice della manifestazione, la psicologa Brunella Capisciotti psicoterapeuta Ananke e Punto Ananke e Maristella Lippolis sempre presente nella vita delle donne con il suo lavoro che negli anni ha svolto nelle Commissioni Pari Opportunità e in varie associazioni.

Presente la Prof. Rosa De Fabritiis responsabile del progetto Punto Ananke che presso L’istituto Alberghiero ha inaugurato da poco una stanza di ascolto per gli studenti.

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