Nel dicembre del 1972 pubblicai con la rivista Attraverso l'Abruzzo, diretta da Francesco Amoroso, un quaderno d'arte sul TESORO DI SAN FRANCO IN FRANCAVILLA AL MARE, con testo del critico d'arte Quinto Matricardi (cfr., Anno I, Numero10 11, terza serie). Tra le varie oreficerie del Tesoro francavillese, oltre ad un ostensorio firmato da Nicola da Guardiagrele, opera datata 1413, c'é anche un turibolo di scuola sulmonese, come si evince dal marchio SUL. posto tra i girali delle decorazioni del fumiere, elemento di base ottagonale, ricco di bifore e di monofore archivoltate a sesto acuto. Ci sono anche, nel Tesoro di San Franco. alcuni argenti barocchi di oreficeria napoletana.
Sul turibolo di Francavilla Matricardi scrive :.." L'ornato della coppa... porta incisa una scritta resa con l'antico lapidario romano"; nonché "un fregio che nel suo svolgersi ricorda le decorazioni a foglie di acanto del periodo imperiale romano." Sulla coppa " si legge benissimo DON JOSEPH DE FRANCHIS ARCHIPRESBITER FRANCAE VILLAE ME FECIT". Il critico d'arte Matricardi continua ": "per due anni abbiamo scartabellato ma di lui abbiamo solo una citazione"... " DE FRANCHIS GIUSEPPE DONATO ARCIPRETE IN FRANCAVILLA DAL 1615 al 1623".
Al di là dei dati riferiti al committente, il turibolo d' argento di Francavilla al mare, ricco di pregevoli nielli, da me ridisegnati e pubblicati nella rassegna di vita abruzzese "La Regione", diretta dall'avvocato Pietro Boccabella (cfr., La Regione, Anno XI, Numero 19, marzo 1974) è opera importante dell' antica oreficeria abruzzese, di marca SUL., per la finezza delle sue decorazioni. Anche gli sbalzi e le bulinature presenti sul fumiere risultano eseguite dalle mani di un buon orafo. Non si conosce, purtroppo, il nome dell'autore sulmonese dell'incensiere di Francavilla, perché la coppa originale del braciere, probabilmente firmata, è stata sostituita, per le troppe ammaccature subite, dall'incensiere, nel segreto nascondiglio, individuato dal priore della chiesa di San Franco, durante l'ultimo conflitto mondiale. Certamente, le ammaccature hanno costituito un danno rilevante all'incensiere lavorato a Sulmona, ma, le oreficerie nascoste all'invasore (cfr., Teodorico Marino, Francavilla nella storia e nell'arte, Chieti, Ricci, 1896, aggiornamento Umberto Russo) hanno sicuramente salvaguardato le importanti opere d'oreficeria, che costituiscono il Tesoro di San Franco, di Francavilla al Mare.