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Tenta il suicidio il padre dell'ex giocatore pescarese Luca Berardocco

La redazione
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Il fallimento del Parma calcio, società sportiva di serie A, sembra abbia lasciato stascichi anche in Abruzzo. Ieri sera infatti a montesilvano, il padre dell'ex calciatore gialloblù Luca Berardocco, pescarese Doc, avrebbe tentato il suicidio. Roberto, 52 anni, ha minacciato di togliersi la vita con un cappio al collo nella sua abitazione, insistendo per parlare con un magistrato, secondo i primi riscontri per porre all'attenzione dell'opinione pubblica e della magistratura le conseguenze subite dal figlio (ex del Pescara) a causa del fallimento del Parma appunto. Ha desistito dal suo intento solo dopo tre ore di negoziati da parte dei Carabinieri.

E' stato lo stesso, dopo aver inviato centinaia di sms per annunciare il suo gesto, ad allertare i carabinieri, chiedendo appunto di parlare con il noto magistrato pescarese Gennaro Varone. A quel punto è subito iniziata l'operazione di dissuasione condotta dal comandante dei Carabinieri. A prendere in mano la situazione, poi, è stato il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Paolo Piccinelli, che è riuscito ad entrare nell'abitazione, mentre all'esterno erano presenti in massa mezzi di soccorso e delle forze dell'ordine, oltre a tanti curiosi. Piccinelli, una volta dentro, ha trovato l'uomo ancora con il cappio al collo e con un coltello in mano. Le trattative sono andate avanti per un'altra ora, fino a quando il Berardocco si è calmato. A quel punto è stato messo in contatto con il magistrato e, con la promessa di un incontro, ha definitivamente desistito dal suo intento. L'uomo è stato poi ricoverato nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Pescara per accertamenti.

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