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Ruba 400.000 euro di tasse e contributi per scopi personali. In manette un 63enne

La redazione
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Usava il denaro di società che gestiva per viaggi,cene costose, e wekeend personali per un totale di oltre 400mila euro, sottratti agli Enti pubblici: è finito in manette con l'accusa di peculato D.F.C., 63 anni, titolare di una agenzia di riscossione tributi a cui si appoggiavano diversi Comuni della provincia di Pescara.

L’operazione, coordinata dalla Procura di Pescara e dalla guardia di finanza, è scattata grazie alla denuncia di diversi amministratori locali, che lamentavano la mancata ricezione dei rendiconti periodici e l' ammanco di somme incassate.

La risposta fornita dall’uomo era sempre la stessa, e rimandava alla mancata definizione della posizione debitoria dei contribuenti.In base alla ricostruzione delle Fiamme Gialle, il 63enne, invece di versare il denaro riscosso nelle casse degli Enti locali, lo tratteneva illecitamente utilizzandolo per spese personali. 

Oltre al titolare, nell’inchiesta è finito anche il precedente amministratore. La tecnica utilizzata era molto semplice: i due lasciavano aperte le posizioni contabili dei contribuenti allo scopo di celare ai Comuni quale fosse l’entità degli incassi effettuati, rendendo complicata qualsiasi forma di intervento o controllo.

Parte delle somme incassate venivano quindi trattenute indebitamente, dopo essere transitate sui conti correnti della società e successivamente prelevate in contanti o con addebiti su carte di credito. 

 

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