Si è fatto pagare "in nero" da una viaggiatore che non aveva fatto in tempo ad acquistare il biglietto, ma è stato denunciato dalla Polizia ferroviaria per il reato di concussione per induzione.

Protagonista della vicenda un capotreno sessantunenne che, su un treno a lunga percorrenza, nella tratta Termoli-Pescara, in base alla ricostruzione della Polfer, avrebbe richiesto al viaggiatore privo di biglietto 33 euro per regolarizzare l'acquisto. Quest'ultimo aveva a disposizione solo 30 euro che ha quindi consegnato al capotreno, il quale ha acquistato un biglietto da otto euro e ha tenuto la differenza.

Il capotreno si è anche rifiutato di regolarizzare la posizione dell'utente che voleva pagare la regolare multa di 65 euro, rifiutando la carta di credito di quest'ultimo, adducendo come motivazione il fatto che la carta fosse straniera. Nel fattempo il viaggiatore molisano ha registrato tutto con il cellulare ed ha consegnato l'audio alla polizia una volta sceso a Pescara. Gli agenti lo hanno perquisito e gli hanno trovato addosso i soldi e il biglietto da otto euro. Di conseguenza è scattata la denuncia.