Operazione antiprostituzione effettuata della Squadra Mobile di Pescara, in collaborazione con quelle di Venezia, Prato, Rimini e Padova.
Il Gip del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha emesso, su richiesta del pm che dirige le indagini Salvatore Campochiaro, sei ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 uomini e 3 donne di origine cinese con regolare permesso permesso di soggiorno in Italia. L'operazione è ancora in corso e 3 delle ordinanze sono ancora da eseguire.
I componenti della banda, guidata da una donna 49enne, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione.
Le donne, di origine cinese, venivano fatte prostituire in alcuni appartamenti tra Pescara e Montesilvano a prezzi bassissimi, tra i 30 e i 50 euro. Per trovare i clienti la banda pubblicava annunci di massaggiatrici sui giornali locali. Una volta ricevuta la telefonata dal cliente, si dava loro un appuntamento in un orario e in uno degli appartamenti utilizzati e si combinava l'incontro avvisando le ragazze dell'arrivo del cliente.
Alcuni componenti della banda, che si occupavano di logistica, sono stati catturati tra Venezia, Mestre e Prato.
Gli agenti della Mobile, nel 2014, effettuarono irruzione in una delle case utilizzate per far prostituire le donne e trovarono una ragazza che, successivamente, ha aiutato gli agenti nelle indagini ed ora è custodita in una località segreta.
Il giro di affari generato dalle donne era di circa 90.000 euro mensili.