L'ordine dei medici e degli odontoiatri di Pescara, in una nota firmata dalla presidente Ceccagnoli, condanna “con fermezza” il raid avvenuto in ospedale venerdì 13 settembre e auspica “condanne esemplari per i responsabili di tali gesti”. E la Fimmg (Federazione Medici di Medicina Generale), nell’apprendere "l’ennesimo gravissimo atto di aggressione fisica nei confronti di tutto il personale di Oncologia", esprime agli operatori sociosanitari "la più totale e sentita vicinanza e solidarietà":
“Non passa giorno senza che vengano registrati atti di violenza verbale e fisica nei confronti degli operatori della sanità tutta. Sono sempre maggiori le difficoltà in cui si trovano ad operare a causa delle inadeguate risorse frutto di continui tagli, carenze di personale e burocrazia asfissiante che, oltre a gravare sempre di più sul loro operato, provocano esasperazione anche nei pazienti. Nonostante ciò, gli operatori della sanità continuano a lavorare con abnegazione e sacrificio”.
Per la Fimmg "non è più tollerabile che l’Italia continui a destinare alla sanità una quota del Pil di gran lunga inferiore a Francia e Germania e di circa 2 punti in meno rispetto alla media Europea, Tutto questo non è più accettabile e facciamo quindi appello a chi di dovere a rivedere il proprio atteggiamento nei confronti del SSN, che con la legge istitutiva 833 del 1978, ci aveva posti all’avanguardia a livello mondiale, e ad intervenire con urgenza con provvedimenti ed atti concreti per mettere fine a questa deriva di inciviltà. Il rapporto di fiducia reciproca tra operatori sanitari e pazienti è di fondamentale importanza per garantire al meglio le cure e deve essere assolutamente recuperato".