I finanzieri del Comando provinciale di Messina, insieme ai militari del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata ( S.C.I.C.O. ) di Roma, su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, dall’alba di oggi, nell’ambito dell’operazione denominata “Zona Rossa”, eseguono le ordinanze nei confronti di otto indagati a vario titolo per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’organizzazione, specializzata nella commercializzazione di elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, operava nel capoluogo peloritano ed in quello etneo, con propaggini a Roma e a Pescara.
Date le restrizioni previste dal Governo durante il periodo del lockdown, quando a tutti era precluso qualsiasi spostamento per la “zona rossa”, gli indagati si muovevano indisturbati, trasportando e distribuendo importanti partite di sostanze stupefacenti e per evitare i controlli di Polizia, intensificati dalle misure restrittive per l’epidemia da Covid 19, l’organizzazione ha utilizzato ambulanze appartenenti ad una onlus messinese.
Le indagini , coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e consistite in complesse intercettazioni telefoniche e ambientali, rese ancora più difficoltose dal particolare momento storico connesso alla pandemia da Covid-19, hanno consentito di ricostruire le varie fasi del traffico di sostanze stupefacenti: dalla pianificazione dell’approvvigionamento al trasferimento di ben tre carichi di sostanze stupefacenti, uno dei quali destinato a Pescara e due in Sicilia.