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Si è spento Luigi Alici, noto urbanista pescarese: il ricordo del Sottosegretario Mazzocca

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Si è spento Luigi Alici, noto architetto urbanista pescarese. Il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca lo ricorda sui social.

Nato a Grottazzolina (Ap), dal 1957 ha svolto la libera professione del campo dell'architettura e dell'urbanistica a Pescara. Alla formazione accademica univa la pratica di cantiere, affiancando il padre Ciro nell'attività di cementista e costruttore.

Negli anni 60, particolarmente prolifici nella definizione della palazzina residenziale, Alici ne progetta diverse varianti tipologiche, come quelle in via Regina Margherita e in via Regina Elena a Pescara, e nelle zone limitrofe. Rilevante è stato il suo impegno nell'urbanistica che lo porta ad associarsi e a collaborare con l'Istituto Nazionale di Urbanistica. Ha redatto diversi programmi di fabbricazione, piani regolatori e piani di lottizzazione in Abruzzo e nelle Marche. E' stato Progettista della Gescal e della Cassa del Mezzogiorno.

Insegnante presso l'Istituto d'Arte di Penne dal 1959 al 1961, dal 1969 al 1977 è stato assistente incaricato di Storia dell'Architettura presso l'Università “G. D'Annunzio” di Pescara.

Il Sottosegretario Regionale, Arch. Mario Mazzocca, lo ricorda così sul suo profilo social:

“Avere avuto la fortuna di incontrare Luigi Alici all’inizio di una lunga e articolata strada come può rivelarsi quella di un architetto, ha contribuito in maniera determinante all’accrescimento della mia formazione professionale ma anche a forgiare la mia tempra di amante dell’architettura ed assiduo lavoratore sempre pronto ad imparare. Caro Architetto, è ormai chiaro a tutti come i tuoi consigli mi sono stati di un’utilità assoluta. Ma fra gli innumerevoli che hanno concorso a definire natura e dimensione della mia figura culturale e professionale ricordo con immenso affetto soprattutto quelli che mi hanno aiutato ad interpretare il giusto senso della vita ed il rapporto con la comunità.
Già, proprio quei consigli che oggi non sono affatto svaniti, ma che da oggi sono solo fuori dalla tua vista. Ciao, Architetto. Oltre che nella mia mente, sarai sempre nel mio cuore”.

 

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