"Ammontano a 18.600.000euro gli incassi relativi alla sola Tari, siamo a meno 6,1 milioni rispetto a quanto posto in bilancio. Sono soprattutto le utenze non domestiche a mancare all'appello, ma rispetto all'anno scorso c'è da registrare un sensibile recupero delle quote non ancora pagate pari a 1.100.000 euro in più di incassi rispetto a un anno fa.
Questa è di certo una buona notizia, se si considerano alcune questioni. La prima: nel corso del 2014 i cittadini pescaresi, a causa dell'inerzia dell'Amministrazione Mascia, si sono trovati a far fronte nel secondo semestre dell'anno ad un cumulo di richieste di tasse e imposte, sicuramente troppo oneroso. La Tasi non era stata disciplinata, il regolamento Iuc non era stato approvato, gli acconti della Tari 2014 non erano stati nemmeno richiesti.
La seconda: per quanto riguarda le categorie produttive la crisi ha continuato a pesare e le festività natalizie solo in parte hanno contribuito a far fronte ad una parte dei pagamenti arretrati. Siamo certi che anche a seguito del confronto avuto con le categorie rappresentative di commercio e artigianato con cui si è condiviso un riequilibrio del carico della Tari, nei mesi che verranno chi non ha avuto la possibilità di farlo si metterà in regola con i pagamenti, la stagione dei saldi, unitamente a una certa vitalità che si registra nella situazione economica ci fa ben sperare.
Per l'anno 2015, inoltre, daremo luogo ad una riduzione dei costi della raccolta e smaltimento dei rifiuti, liberando Attiva da una serie di spese improprie per oltre un milione di euro, com'è stato illustrato nei giorni scorsi.
Le operazioni di depistaggio delle mancanze e delle responsabilità dell'amministrare la cosa pubblica negli anni passati hanno le gambe corte. E la situazione di predissesto in cui versa il Comune di Pescara ne è la prova.
Certamente nessun cittadino pescarese può pensare che in quattro mesi la nostra Amministrazione abbia dilapidato le decine di milioni di euro che mancano nelle casse del Comune".