Fino ad oggi nessun atto concreto dell'amministrazione comunale su Corso Vittorio Emanuele. Solo parole, spesso senza coerenza.
E' arrivato il momento di agire e, per quanto mi riguarda, suggerisco di pensare ad una sperimentazione, per due mesi, dall'inizio di settembre, per capire se la riapertura al traffico sia fattibile, utile e in linea con le esigenze degli automobilisti, dei residenti e dei commercianti. Nello stesso tempo la strada aperta all'interno dell'area di risulta potrebbe rimanere transitabile, ma portando in Consiglio una variante. Sarebbe un modo, questo, per capire se può funzionare e come può funzionare.
Nello stesso tempo potrebbe proseguire il lavoro di consultazione, all'Urban center, per registrare i pareri di categorie ed esperti e arrivare ad una decisione definitiva sul da farsi di questa arteria, che è poi una delle strade principali di Pescara.
La consultazione della città è indispensabile e si potrebbe anche pensare allo strumento del referendum, in considerazione del fatto che si decide del futuro del "cuore" della viabilità cittadina, a cui sono collegati molti aspetti, che non sono solo attinenti alla circolazione stradale e al traffico della zona ma riguardano la viabilità nel suo complesso, lo smog, la mobilità delle famiglie, le attività economiche e tutte le attività della zona.