“Un incontro urgente tra Asl e Regione Abruzzo per trovare una soluzione immediata al ‘caso’ inerente l’abolizione del servizio di trasporto disabili dal proprio domicilio sino al Centro di riabilitazione Paolo VI. E’ quello che chiedo in tempi celeri per trovare una soluzione entro qualche giorno a una vicenda paradossale che rischia di assumere i contorni di un dramma per decine di famiglie che all’improvviso, si sono trovate sole nel gestire una situazione difficilissima, impossibilitati a portare i propri ragazzi nella struttura per seguire le terapie. Il Comune già effettua regolarmente tale servizio garantendo il trasporto scolastico ai bambini diversabili e agli utenti affetti da Sclerosi multipla, e non può materialmente assumersi la responsabilità di tale servizio, peraltro non previsto nel Piano locale per la non autosufficienza, dunque non finanziato, un servizio che comunque spetta alla Asl, così come la Asl dovrebbe anche effettuare il trasporto scolastico. Ma, è evidente, che in uno spirito di collaborazione istituzionale, il Comune di Pescara, attraverso il Settore Politiche sociali, si è assunto la propria quota di responsabilità. Ora tocca, evidentemente, a Regione e Asl, anche a fronte di una paventata disponibilità di risorse regionali”.
Lo ha detto l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini in riferimento alla situazione segnalata da alcuni genitori-utenti del centro Paolo VI, ai quali è stato soppresso il servizio di trasporto scolastico per i propri ragazzi sino alla struttura, sul lungomare Cristoforo Colombo.
“Nei giorni scorsi – ha ricordato l’assessore Cerolini – c’è stata la denuncia, forte, di alcuni genitori, a partire da un padre disperato che ha anche minacciato azioni eclatanti dopo essere stato lasciato solo a gestire un ragazzo, ormai grande, che di fatto non può più raggiungere il Centro per le proprie terapie, nell’impossibilità anche di utilizzare mezzi privati. Dopo quella denuncia, però, sulla vicenda è sceso un silenzio assordante, a fronte della mancata individuazione di soluzioni che vanno invece assunte subito, ora, perché per quei ragazzi anche un giorno senza terapie significa un regresso nel proprio cammino verso il futuro. Dunque faccio mio l’appello di quei genitori e chiedo venga convocato un vertice d’urgenza tra la Regione Abruzzo e la Asl per individuare le risorse e le competenze nella riattivazione immediata del servizio. Il Comune non può evidentemente assumere tale attività, che già garantiamo con il trasporto degli studenti diversamente abili dal domicilio sino a scuola e viceversa, un servizio che spetterebbe alla Asl, ma che copriamo noi. Il servizio di trasporto verso il Centro di riabilitazione non fa parte della Programmazione dei servizi e non ha la necessaria copertura finanziaria. Tuttavia sappiamo che la Regione Abruzzo ha delle risorse che potrebbero essere impiegate per tale scopo, ma a questo punto occorre attivare una sinergia con la Asl. Per tale ragione chiedo venga convocata con la massima urgenza un vertice tra Asl e Regione per la riattivazione immediata del servizio di trasporto dei ragazzi diversamente abili”.