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"Grande Pescara" stipulato oggi il protocollo d’intesa per studio strategico dell'Area Metropolitana

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“L’Area Metropolitana, la cosiddetta ‘Grande Pescara’ esiste già e trova oggi la sua concreta realizzazione nel Protocollo d’Intesa che ben sette distinte e diverse municipalità hanno stipulato per dare esecuzione alla redazione di uno studio strategico per lo sviluppo congiunto dell’area Chieti-Pescara partendo dal suo elemento cardine, ossia il fiume. Un Protocollo con il quale oggi fissiamo i criteri e la volontà di avviare una pianificazione omogenea e coerente di un’ampia fetta del territorio extraprovinciale e che dovrà interessare i settori dell’ambiente, i trasporti, i servizi e le infrastrutture. Una pianificazione che, una volta pronta, ovviamente dovrà essere approvata dai rispettivi Consigli comunali, e che finalmente ci consentirà di disporre di una visione d’insieme dei nostri territori, al fine anche di razionalizzare la concretizzazione di opere che siano utili a tutti assicurando una continuità territoriale di realizzazione”.

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la stipula odierna del Protocollo d’intesa alla presenza dei sindaci di Chieti, Umberto Di Primio, di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci, di Spoltore Luciano Di Lorito, di Manoppello Gennaro Matarazzo, di Cepagatti Serena Rapattoni e del vicesindaco di Rosciano Costantino De Michele.

“In realtà – ha detto il sindaco Albore Mascia - Pescara ha già fatto più di una volta un’esperienza simile negli ultimi cinque anni, promuovendo e facendosi capofila di una sorta di coordinamento con i comuni limitrofi per specifiche azioni amministrative. Ricordo tre anni fa, quando, a fronte dell’aumento dei valori delle polveri, il Pm10, nell’aria, un problema che certamente non riguarda solo il capoluogo adriatico, siamo riusciti a organizzare le ‘Domeniche senz’auto’ con chiusure collegate e coordinate tra Pescara, San Giovanni Teatino e Spoltore, esperienza di assoluto successo. Senza dimenticare l’esperienza ancora più ambiziosa che ci ha visti collaborare sempre con il Comune di San Giovanni Teatino per la redazione del programma di riqualificazione Fontanelle-Sambuceto, ossia la riqualificazione di un’area estesa, portata avanti in un anno di lavoro, di incontri tra i rispettivi professionisti, per ripensare lo sviluppo di quella superficie posta a cavallo tra i due comuni in maniera coordinata, pensando insieme dove collocare gli spazi verdi, i servizi, le opere di urbanizzazione, gli edifici da realizzare, il tutto nell’esclusivo interesse del territorio, sentendo tutti gli stakeholder, ossia i portatori d’interesse, e nei mesi scorsi abbiamo presentato il frutto di quel lavoro condiviso che ora sta andando avanti. Proprio sulla scia di quella progettazione, abbiamo deciso di proseguire lungo la strada tracciata promuovendo un Protocollo d’intesa che, questa volta, ci vedrà lavorare in collaborazione, gomito a gomito, con altre sei municipalità, tutti territori limitrofi, per ripensare insieme lo sviluppo di aree contigue e adiacenti, per ripensare, soprattutto, lo sviluppo di quegli elementi strategici dei nostri territori, evitando doppioni, sovrapposizioni, scelte scoordinate e, spesso, contraddittorie, con una collaborazione esemplare che supera le casacche e le appartenenze politiche. Ovviamente parliamo comunque di sette espressioni territoriali diverse le une dalle altre, con tipicità di cui dovremo necessariamente tener conto, territorialità diverse anche per numero di abitanti, ma che sono unite da problematiche comuni, prime fra tutte, l’essere attraversati dal fiume Pescara e dalla tratta ferroviaria che unisce la sponda adriatica a Roma. La presenza sui nostri territori del fiume e della ferrovia ha generato, inevitabilmente, particolari problematiche cui oggi occorre far fronte, come dicevo, con un intervento unitario e coordinato che preveda una riqualificazione urbanistica, ambientale e strutturale, pensando che da questa riqualificazione potrebbero generarsi, per le diverse categorie economiche, nuove e importanti opportunità di sviluppo che rappresenterebbero per le aziende un volano per la ripresa. Partendo da tali premesse e considerazioni, abbiamo inteso stilare l’odierno Protocollo d’intesa al fine di stilare un Piano strategico per l’intera area vasta interessata, che comprenda, a sua volta, le tematiche connesse all’ambiente, ai servizi, alle infrastrutture, partendo dall’individuazione delle aree e dei metodi di intervento. Ovvero, i sette Comuni sottoscrittori – ha spiegato il sindaco Albore Mascia -, in virtù del Protocollo d’intesa, ‘si impegnano a dare mandato ai rispettivi uffici tecnici o, in alternativa, a professionisti specificatamente individuati, per la redazione congiunta di uno studio strategico al fine di porre in essere una pianificazione unitaria del territorio che comprenda, come area d’intervento, quella che corre da Manoppello sino a Pescara, lungo gli argini del fiume Aterno-Pescara con particolare riferimento alle macroaree dell’ambiente, trasporti, servizi e infrastrutture. Dopo la firma odierna, ciascun Comune sottoporrà ai propri Organi competenti il documento per designare i nominativi dei tecnici che collaboreranno alla redazione dello studio strategico e, al termine della redazione del Piano, lo stesso verrà sottoposto all’attenzione dei rispettivi Consigli comunali. E ovviamente i sette Comuni dovranno tutti prendere formalmente atto del Protocollo d’intesa, con una regolare delibera, entro 60 giorni. In altre parole noi stiamo già realizzando l’idea della ‘Grande Pescara’, e lo stiamo facendo con atti concreti e misure reali, perché per ripensare insieme i nostri territori, non c’è bisogno di spostare confini geografici fittizi, non c’è bisogno di un segno sulla carta geografica, basta in realtà buon senso e buona volontà, è sufficiente la capacità di superare gli steccati del pregiudizio ideologico e di lavorare insieme, pensando, specie in questi momenti di crisi che devono vederci tutti coinvolti e istituzionalmente responsabilizzati, esclusivamente agli interessi dei nostri territori. Pescara ha avuto il coraggio di schierarsi in prima linea sul ‘caso’ della filovia, che dovrà collegare Montesilvano al capoluogo adriatico e poi proseguire con due direttrici, la prima verso sud, la seconda verso ovest, mirando per ora al territorio dell’aeroporto, e poi allungandosi verso Manoppello. Pescara sta portando avanti con i Comuni di Città Sant’Angelo e Montesilvano il progetto di realizzazione del primo Tempio per la cremazione, altra iniziativa intercomunale che nasce dalla volontà di fornire servizi, procurando anche un’evidente economia di spese e investimenti. Ecco, questi sono altri esempi della capacità amministrativa di saper guardare oltre il proprio naso, oltre il proprio limitato orticello, dialogando con gli altri amministratori e dando forma e concretezza a quell’idea fondamentale di Area metropolitana”. Subito dopo i sindaci hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa.

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