“Spoltore deve scommettere sul suo futuro che potrà realizzarsi attraverso il riassetto delle aree di Spoltore, Pescara e Montesilvano in un unica grande città, per valorizzare ognuno la propria storia, le tradizioni, le radici, le peculiari vocazioni e le opportunità insite nei confini territoriali. In buona sostanza si potrebbe dire: insieme è meglio”. Ad affermarlo è il presidente del movimento civico Prima Spoltore-Scelta Civica, Luca Ranghelli insieme i vertici regionali di Scelta Civica Abruzzo, il coordinatore regionale Sergio Della Rocca e il deputato abruzzese di Scelta Civica per l’Italia Giulio Sottanelli.
Il movimento appoggia quindi l’idea dell’accorpamento sul quale saranno chiamati ad esprimersi i cittadini dei tre Comuni con il referendum consultivo indetto per il prossimo 25 maggio.
“Su questo tema siamo pronti ad aprire il confronto con tutti i partiti, i movimenti civici e la cittadinanza rispetto anche rispetto alle modalità con cui avverrà poi l’accorpamento” prosegue “c'è stato il tempo dei campanili che ancora oggi resistono, per atavici motivi legati a recinti ed alla conservazione di propri orticelli, destinati a soccombere nella veloce odierna modernità. Oggi serve coraggio per andare oltre e superare le tante paure verso il nuovo che avanza. Serve responsabilità e visione del futuro per dare alle campane di Pescara, Montesilvano e Spoltore un unico suono, affinché possa sentirsi da lontano e richiamare la cittadinanza un unico obiettivo, quello di una vita più serena e semplificata”.
Secondo Prima Spoltore-Scelta Civica Abruzzo sono innegabili i benefici economici che genererà l’operazione di accorpamento con risparmi medi del 37% per la gestione trasporti unificata, del 42% sulla gestione unificata dei rifiuti, del 36% sulla fiscalità locale unificata, del 28% sulle società di servizi unificate e del 19% sulla polizia locale unificata per un totale di 13 milioni di euro di risparmi che daranno “un governo della città snello, veloce e semplificato con meno consigli e commissioni, società partecipate e relativi consigli di amministrazione”.
“Spoltore mette sul piatto i suoi 37 chilometri quadrati non per costruire case e palazzi, ma per costruire un motore forte, pulsante di idee e di opportunità nuove e durature per noi ed i nostri figli e le generazioni che verranno” conclude la nota “l’apporto di Spoltore sarà in primo luogo sul piano artistico e culturale con il centro storico, lo Spoltore Ensemble e il patrimonio associativo e le tradizioni artistiche, in secondo luogo sociale con il polo di Caprara, la casa di riposo e Villa Acerbo oltre che sul fronte ambientale e agricolo con ampie zone da valorizzare a questo scopo e direzionale, attraverso il potenziamento della zona di Villa Raspa”.