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Piano antiallagamenti, aperti i cantieri in via Mazzarino e via Marconi

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“Cantiere aperto in via Marconi per la ripresa dei lavori del Piano antiallagamenti, ma slitta a domani, o mercoledì al più tardi, la chiusura al traffico dell’asse viario e l’inizio degli scavi: stamane, trasferiti come previsto i 30 ambulanti del mercato rionale del lunedì, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto, la Caldani Irrigazioni di Roma, ha occupato la strada antistante il Circolo Tennis per scaricare tutte le condotte della nuova rete fognaria che dovranno essere sistemate sottoterra, impedendo, dunque, l’utilizzo della stessa strada come alternativa a via Marconi e dunque la chiusura al traffico della stessa via Marconi. Ovviamente sarebbe stato preferibile che tali operazioni di allestimento cantiere si svolgessero già sabato o ieri, domenica, visto che oggi la città, con la Polizia municipale, era già pronta per la chiusura al traffico, e abbiamo manifestato il nostro disappunto all’impresa stessa che ora dovrà accelerare per chiudere tale fase entro ventiquattro, massimo quarantotto ore, dunque la città dovrà restare in allerta visto che via Marconi sarà comunque chiusa alle auto entro poche ore. E’ invece partito senza problemi l’allungamento del cantiere previsto in via Mazzarino, con l’estensione degli scavi sulla corsia lato sud, anche nel tratto compreso tra via Benedetto Croce e via Chiarini-piazza Salvo D’Acquisto, dove proseguiranno almeno sino al prossimo 6 marzo”.

Lo hanno detto gli assessori ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e alla Mobilità Berardino Fiorilli che stamane hanno effettuato un sopralluogo nell’area dei lavori.

“Quello che oggi è ufficialmente ripreso in via Marconi è un cantiere ‘storico’ e di grande rilevanza strategica perché sostanzialmente punta a risolvere un problema di proporzioni immani – hanno ricordato gli assessori Del Trecco e Fiorilli -, ovvero l’allagamento di mezza città, la fetta di Porta Nuova-zona stadio, alle prime gocce di pioggia più intensa del normale. Pensiamo a via Marconi, nel tratto compreso tra via Tommaso da Celano e la rotonda antistante il distributore dell’Agip che si trasforma in un lago, con l’acqua che penetra in via Elettra, ma anche nei piazzali, nei cortili, nei condomini, nei negozi, con danni economici incalcolabili per la città e per i privati. E’ evidente che tale problematica è stata sempre tra le nostre priorità, ma per sistemare la situazione non con misure tampone, precarie e provvisorie, ma in modo definitivo, occorrevano fondi, disponibilità economiche che purtroppo nel 2009 non abbiamo trovato in cassa, così come occorreva redigere un progetto che non abbiamo rintracciato nei cassetti, anzi, tra il 2003 e il 2009 è stata pure bloccata la pulizia dei Fossi Bardet iniziata nel 2000. Ma questa è la brutta pagina politica del passato. Nei mesi scorsi abbiamo aperto una nuova pagina al fine garantire un giro di vite totale. Per cancellare i vecchi ricordi occorre costruire nuovi collettori, 4 nuove condotte grandi, funzionali, capaci di accogliere grandi quantità di acqua piovana, che attraversino tutte le strade principali di Porta Nuova intercettando le linee delle traverse adiacenti, e tutti i collettori devono essere dotati di impianti di sollevamento e di generatori di emergenza, che garantiscano il funzionamento delle pompe anche nei casi di black out, che sono possibili durante gli acquazzoni. I collettori, sostanzialmente, andranno a raccogliere e smaltire le acque piovane che oggi sono convogliate attraverso le caditoie stradali nella rete fognaria della città, e in questo modo andremo, da un lato, ad alleggerire la rete fognaria dagli afflussi di pioggia, consentendo alla rete stessa di svolgere meglio la propria funzione; dall’altro lato anche il depuratore di Pescara ne trarrà beneficio perché andremo a ridurre le portate che vi affluiscono e le cui eccedenze vanno smaltite con gli ‘scolmatori’ di piena, posti lungo il tracciato dei collettori, a ridosso degli impianti di sollevamento”. A descrivere il progetto tecnicamente è stata l’assessore Del Trecco: “Due i nuovi collettori già realizzati nei mesi scorsi – ha spiegato l’assessore Del Trecco – ossia
il primo Collettore installato nel primo tratto di via Marconi, da via Tommaso da Celano, attraversando il canale Bardet, e confluendo nell’impiantino di sollevamento realizzato di recente dall’Ato all’incrocio tra via Marconi e via Pepe, dove, a opere concluse, confluiranno anche le acque di via Pepe, carreggiata nord, nel tratto compreso tra via Marconi e via Benedetto Croce, e su tale impianto andremo a installare un gruppo elettrogeno a inserimento automatico, per garantire la sua operatività in caso di black out. Il secondo Collettore è stato realizzato a servizio delle aree depresse del quartiere della pineta dannunziana in viale Primo Vere, condotta che è proseguita in via Braga e in via De Cecco per immettersi nel Torrente Vallelunga. Oggi sono partite le opere di realizzazione del terzo collettore, che sarà posto in via Marconi, in direzione sud: la condotta partirà a ridosso del Bardet 1, all’incrocio con via Pepe, e intercetterà tutta la strada fino all’impianto di sollevamento che costruiremo sotto la rotatoria antistante l’Agip, impianto dove faremo confluire anche le acque piovane di via della Pineta, nel tratto compreso tra via Marconi e via Marchetti. E contemporaneamente alla realizzazione del collettore provvederemo alla pulizia del Fosso Bardet, dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Consorzio di Bonifica”. “Secondo quanto previsto dall’ordinanza – ha spiegato l’assessore Fiorilli – già alle 7 avevamo previsto una serie di modifiche importanti alla viabilità per lasciare spazio agli scavi che impegneranno tutta la carreggiata stradale di via Marconi, tra via Pepe e la rotatoria Agip-incrocio con viale Pindaro. Per tale ragione abbiamo predisposto la chiusura al traffico, a partire da questa mattina, dello stesso tratto di via Marconi, con l’istituzione anche del divieto di sosta e di fermata. Consapevoli che tale dispositivo avrebbe creato dei problemi, abbiamo istituito dei percorsi alternativi, ovvero abbiamo istituito il divieto di sosta sul lato monti della bretella stradale parallela a via Marconi, che corre dinanzi al Circolo Tennis, dove abbiamo previsto di dirottare il traffico in direzione di marcia nord-sud, con svolta obbligatoria a sinistra in via Elettra. Per tutto il traffico proveniente da est, ovvero da via Luisa d’Annunzio, abbiamo previsto la svolta anticipata in via d’Avalos o, in alternativa, viale Pindaro. Ma in realtà oggi non abbiamo potuto far scattare la chiusura al traffico di via Marconi generando una sorta di falsa partenza: alle 6.30 in punto – hanno proseguito gli assessori Del Trecco e Fiorilli - la Polizia municipale, con il coordinamento del maggiore Paolo Costantini, si trovava sul posto, pronti a spostare le transenne per dirottare la viabilità sui percorsi alternativi e chiudere via Marconi, ma quando l’impresa Caldani Irrigazioni è arrivata ha manifestato la necessità di occupare proprio la strada antistante il Circolo Tennis per scaricare dai Tir le grosse tubature che verranno installate sottoterra, impedendo, in automatico, la chiusura di via Marconi, perché si sarebbe determinata la paralisi del traffico cittadino. Ovviamente abbiamo fatto presente alla ditta che tali operazioni dovevano essere fatte sabato o, al più tardi ieri, proprio perché la città oggi era pronta alla chiusura e avevamo disposto una vera task force operativa per fronteggiare qualunque genere di emergenza, peraltro riuscendo a conciliare alla perfezione lo svolgimento del mercato rionale del lunedì con la ripresa del cantiere. Purtroppo ci siamo dovuti adeguare alle necessità dell’impresa alla quale abbiamo però chiesto di accelerare al massimo la fase di allestimento dell’area dei lavori, posticipando dunque a domattina, o, al più tardi, a mercoledì mattina, la chiusura al traffico di via Marconi e l’inizio materiale degli scavi, non essendo disposti a tollerare neanche un giorno di ritardo in più rispetto alla tabella di marcia che è estremamente rigida e rigorosa. Quindi di fatto tutti i provvedimenti stabiliti nell’ordinanza restano validi e potrebbero scattare in qualunque momento, senza la necessità di ulteriori preavvisi. In altre parole chiediamo alla cittadinanza e agli automobilisti di prestare massima attenzione alla segnaletica e alle indicazioni della Polizia municipale, che peraltro in mattinata ha seguito senza alcun intralcio né problema il trasferimento dei 30 ambulanti che, dall’area del circolo tennis si sono spostati per un mese sul lato mare dell’antistadio. Dal 24 marzo – ha poi ricordato l’assessore Del Trecco – partirà l’ultima fase delle opere con la realizzazione del quarto collettore a servizio di viale Pindaro, a partire dall’attraversamento del canale Bardet 1 sino all’impianto di sollevamento della rotatoria. Invece – hanno ancora detto gli assessori Del Trecco e Fiorilli – è partita senza alcun ritardo l’estensione del cantiere in corso per la riqualificazione di via Mazzarino: da questa mattina una seconda squadra di operai è entrata in azione allungando gli scavi sempre sulla corsia lato sud della strada, nel tratto compreso tra via Benedetto Croce e via Chiarini-piazza Salvo D’Acquisto dov’è entrato in vigore il divieto di sosta e di fermata su entrambi i lati della carreggiata e su tale tratto le opere andranno avanti almeno sino al prossimo 6 marzo, trasformando l’asse viario in una piazza lineare di 8mila metri quadrati, con una pavimentazione di pregio fotocatalitica, ossia capace di garantire l’abbattimento dei livelli di Pm10, elementi di arredo urbano e isole ambientali”.

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