“Parte di Pescara la per la formazione dei professionisti dell’Hospitality e della Promozione turistica. L’obiettivo è quello di dare ai nostri studenti dell’Indirizzo Accoglienza turistica gli strumenti necessari per intraprendere una professione ricca di possibilità e opportunità, che non si limita più a fornire receptionist negli alberghi, ma piuttosto a ‘costruire’ dei veri ambasciatori del territorio, capaci di raccontare al turista le caratteristiche specifiche della città in cui sta trascorrendo le proprie vacanze, di indirizzarlo e di suggerirgli l’esperienza migliore a seconda del target”.
Lo ha annunciato la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara Alessandra Di Pietro, ufficializzando l’avvio dei corsi quale ‘Tecnico esperto’ destinato agli studenti del Triennio indirizzo Accoglienza Turistica, con il supporto di Daniela Renisi, Presidente di Federalberghi Pescara, del Presidente dell’Associazione Federalberghi Giovani Albergatori Pescara Pasquale Zimei, e del General Manager del Grand Hotel Adriatico Adriano Tocco. Docenti tutor sono Marilena Bianchi, Claudia De Bonis e Rossella Cioppi.
“Il corso promosso dall’Istituto Alberghiero – ha spiegato la dirigente Di Pietro - è teso a riflettere su diversi temi, ovvero il nuovo ruolo del Receptionist alla luce dell'evoluzione del sistema alberghiero italiano; la figura professionale dell'hostess e dello steward congressuale che necessita di una formazione più approfondita e competitiva; creare collegamenti profondi tra mondo del lavoro e formazione scolastica per consentire ai ragazzi di sperimentare subito, sul campo, le proprie competenze acquisite in classe mettendosi in gioco, anche come momento di verifica del know how maturato”.
“La figura del receptionist d’albergo – ha spiegato il Presidente Renisi – ha sicuramente cambiato profilo e identità dagli anni ’80 a oggi e sicuramente, se la crescita continuerà nella direzione intrapresa, si evolverà verso una sempre maggiore digitalizzazione, diminuiranno le ore di front office, aumenteranno quelle di back office. Ovviamente sarà un processo progressivo, per ora resterà la figura dell’accoglienza all’ingresso dell’albergo, soprattutto nei modelli più tradizionali. Cambia però la veste del receptionist, ovvero si chiederanno, specie ai più giovani, delle competenze trasversali: il professionista che accoglie il cliente deve saperlo indirizzare per tutta la durata del suo soggiorno, deve avere una buona conoscenza delle tradizioni della città in cui lavora, e anche una buona cultura, sviluppando una ottima dote relazionale. E il receptionist ha anche un ruolo strategico nell’indirizzare la politica turistica di una città, essendo in grado di monitorare e indirizzare i flussi, individuare i periodi che lasciano registrare un numero superiore o meno di presenze, riuscendo anche a prevedere la tipologia della clientela di una determinata struttura alberghiera fissando i target futuri della struttura. Il nuovo receptionist non è più solo l’operatore che, dietro al banco, registra i documenti del cliente e consegna le chiavi delle stanze, ma piuttosto è colui che sa lavorare in rete con i musei della sua città, gestendo e organizzando anche le visite e deve saper trasmettere al cliente, che si affida alle sue mani, il gusto dell’esperienza del territorio stesso, come un vero ‘ambasciatore’. Per riuscire in tale professione occorre studiare al fine di diventare competitivo con il mercato estero”.
“Altra figura strategica è quella della hostess o steward – ha aggiunto la dirigente Di Pietro – che deve collaborare con una pubblica amministrazione nella gestione e svolgimento di un evento, lavorando all’accoglienza degli ospiti, al protocollo di un cerimoniale, conoscendo cariche e funzioni dei partecipanti, dimostrando grande professionalità”.
Il primo corso specialistico promosso dall’Istituto Alberghiero andrà avanti nei mesi di aprile e maggio.
“A conclusione del Corso – hanno aggiunto i manager Zimei e Tocco - sarà sottoscritto un Protocollo di Intesa tra Ipsseoa De Cecco e FederAlberghi volto a porre in essere azioni e progettualità condivise di formazione avanzata e convegni sulle prospettive del Turismo in Abruzzo, sul ruolo della Formazione per creare professionisti qualificati che sappiano valorizzare il nostro patrimonio di Enogastronomia, arte e paesaggio a fini della promozione turistica”.