“I lavori per la realizzazione della rete delle acque bianche di via dell’Emigrante sono oggi formalmente stati conclusi: stamani Comune e ditta hanno ufficialmente attivato i nuovi impianti di sollevamento, alcuni dei quali situati a ridosso del centro commerciale Globo, impianti che di fatto d’ora in avanti impediranno qualsiasi possibile allagamento nella zona in occasione dei potenziali nubifragi. Si chiude dunque un cantiere partito nel 2011 e che ha determinato opere lunghe, portate avanti con attenzione e circospezione, proprio per la loro rilevanza e per alcune varianti intervenute sul progetto originario, cantiere affidato all’impresa Pa.E.Co. Srl di Garaguso, per un importo complessivo di 651mila 438,53 euro, che, intercettando tutte le condotte che scendono a valle dalla collina di Zanni impediranno, una volta ultimati i lavori, l’allagamento della stessa via Caravaggio”.
Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco ufficializzando l’ultimo provvedimento odierno adottato.
“A fine 2011 – ha ricordato l’assessore Del Trecco – gli uffici tecnici interni hanno puntato la loro attenzione sulla redazione dei progetti per il rifacimento delle reti di raccolta delle acque bianche, a cominciare dalle zone maggiormente a rischio allagamento, come il rione di Zanni. Per risolvere la problematica abbiamo deciso di intervenire contemporaneamente sia in via Caravaggio, che oggi recepisce quasi esclusivamente le acque di pioggia che interessano la strada e le vie adiacenti, sia in via dell’Emigrante, che ha come bacino di competenza un’area di circa 90 ettari, recependo anche le acque di pioggia della collina sovrastante. In via Caravaggio il progetto ha previsto la realizzazione di un collettore fognario lungo circa 483,26 metri lineari che si estende dall’incrocio con via Don Enrico Tazzoli sino alla confluenza con il collettore scatolare esistente in Strada delle Fornaci, già destinato alla raccolta delle acque bianche della parte alta della stessa Strada delle Fornaci e di un tratto di via dell’Emigrante. La nuova condotta ha un diametro di mezzo metro ed è dotata anche di un impianto di sollevamento, posizionato a una profondità di 6,6 metri con due elettropompe con la portata di 2.250 litri al minuto ciascuna. La seconda pompa avrà le funzioni di riserva, ma entrerà in funzione in condizioni di esercizio estreme corrispondenti all’entrata in pressione del collettore fognario, dunque in occasione dei nubifragi. In via dell’Emigrante, dunque a ovest della linea ferroviaria – ha ancora spiegato l’assessore Del Trecco –, è invece stata prevista la costruzione di un collettore scatolare largo 1,60 metri e alto 1 metro, lungo circa 290 metri lineari che si estende dall’incrocio con via Emanuele De Simone sino a via Toppeta, ossia sino alla stazione di sollevamento situata poco prima dell’incrocio con Strada del Palazzo. Un secondo collettore fognario, del diametro di mezzo metro e lungo 142 metri lineari, è stato ancora previsto nella parte terminale di via dell’Emigrante, più vicino al confine con Montesilvano. All’interno della stazione di sollevamento sono state inserite, in questo caso, quattro elettropompe con portata di 2.750 litri al minuto, due con funzioni di esercizio, due come riserva, che però entrano in funzione in condizioni di elevata pressione. Dall’impianto partono poi altre due condotte in acciaio lunghe 206,22 metri che arrivano sino a Fosso Mazzocco: la doppia condotta è stata prevista e progettata per modulare il funzionamento dell’impianto sulla base dell’intensità dell’evento piovoso. In entrambi i casi, ovviamente, è stato anche garantito il rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi e della rete della pubblica illuminazione, opere, queste ultime, che interesseranno anche via Bernini. I lavori sono cominciati proprio su via dell’Emigrante, ma nel progetto iniziale si era previsto un intervento infrastrutturale sull’asse viario limitato alla parte più a nord della strada, al confine con Montesilvano, intervento che invece, in corso d’opera, l’amministrazione comunale ha deciso di estendere all’intera strada, per completare e terminare la realizzazione del nuovo asse che da via Ferrari conduce in via Caravaggio e rendere, a lavori fatti, via dell’Emigrante, un asse realmente alternativo a via Nazionale Adriatica Nord-viale Bovio-corso Vittorio Emanuele. Oggi, concluse le opere, il Comune di Pescara ha formalmente messo in funzione i nuovi impianti di sollevamento, che di fatto vanno a servire tutta la zona circostante il centro commerciale Globo, eliminando qualunque incubo inerente possibili allagamenti durante i classici nubifragi e soprattutto scrivendo la parola ‘fine’ sul cantiere stesso”.